Mezza politica11 luglio 2018 18:49

Rimpasto: viene il bello

Mentre Savona sprofonda nei rifiuti, nei neri fumi diesel di TIR, navi e traghetti, e anche - più letteralmente - nelle voragini che si aprono continuamente nelle strade martoriate della città, il diversivo stagionale per non parlare neppure stavolta di tutto ciò (tutto certificato gold, intendiamoci) pare essere il casino scatenato dal rimpasto di giunta voluto dalla Caprioglio, che più che alla pasta sembra assomigliare a una maionese ormai impazzita. Il Sindaco è al capolinea, affermano i vertici del PD eccessivamente ringalluzziti dai guai della prima cittadina e dimentichi del fatto che l'attuale governo lo dobbiamo alle geniali amministrazioni del ventennio precedente targato Ruggeri e Berruti

Rimpasto: viene il bello

Se l'astro della Caprioglio stia davvero tramontando non lo sappiamo, certo è che le decisioni del Sindaco sembrano esser rimaste sul gozzo a un mucchio di gente.

I primi a criticare aspramente le nuove deleghe son stati Giovannino Toti ed Edoardo Rixi (http://www.lanuovasavona.it/2018/07/11/leggi-notizia/argomenti/mezza-politica-2/articolo/vince-savona-o-vince-scajola.html), che evidentemente avevan dato l'ok al rimpasto ma non ai nomi che poi sono usciti fuori.

Poi al coro di voci discordi si sono aggiunti i vertici di Forza Italia, compreso quel Santiago Vacca il cui ingresso in giunta era dato per certo fino a pochi giorni fa.

Nel frattempo, al big Montaldo vanno anche le deleghe più importanti di Piero Santi, che - al contrario di lui, notano i maligni - ha preso una barca di voti e ora si ritrova quasi in prepensionamento forzato.

L'impressione generale è che la volontà fosse quella di far fuori il duo Santi/Romagnoli, ma su entrambe le questioni si sia dovuti tornare indietro: infatti della Romagnoli non si parla più, e sembra che almeno la delega ai lavori pubblici rimarrà a Santi, al quale altrimenti toccavan solo i cimiteri e l'inesistente verde pubblico.

Dagli strali del Sindaco pare essersi salvato solo Arecco: forse far fuori l'esponente più rappresentativo del partito attualmente al governo nazionale si è rivelato più difficile del previsto?

Fatto sta che un'illustre sconosciuta pavese, di cui non riusciamo a trovare un regolare curriculum in rete manco a pagarlo, che risulta caporedattore della rivista “La Civetta” edita dal Circolo degli Inquieti e diretta dall'ex addetto stampa del Sindaco Cristiano Bosco, sembrerebbe prendere a breve il posto della giovane Barbara Marozzi, che magari non avrà brillato per innovazione - ma vorremmo anche vedere come avrebbe potuto, da assessore alla gioventù nella città forse più anziana d'Italia.

Insorgono i giovani di Forza Italia e i consiglieri di Vince Savona capitanati da Francesco Versace. La minaccia, neppure tanto velata, è quella di togliere l'appoggio alla maggioranza.

Quanto al Sindaco, in questi giorni pare accedere al suo profilo facebook solo per parlare di sport e corse automobilistiche di beneficenza.

Ma un filo di mal di testa, siamo sicuri, ce l'ha.

LNS

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