News19 agosto 2018 18:27

Autostrade liguri: Forzano scrive al Prefetto

Così l'ingegner Forzano: "decine di anni fa, misi in luce lo stato pauroso tecnico-operativo del ponte Morandi di Genova. Non è accettabile che i gestori forniscano assicurazioni non suffragate dalla più ampia ed oggettiva documentazione"

Autostrade liguri: Forzano scrive al Prefetto

Egregio Signor Prefetto Dott. Antonio Cananà

in passato, decine di anni fa, misi in luce lo stato pauroso tecnico-operativo del ponte Morandi di Genova. 

Come Lei sa sono ingegnere meccanico nucleare, ed avendo sempre lavorato in Ansaldo nel ramo nucleare ho sempre operato con procedure di qualità e di sicurezza ben al di sopra del ramo civile dei trasporti. Il cemento delle centrali di 50 anni fa è sempre perfetto ancora oggi!

Lei avrà certamente percepito che a Genova oltre ad un progetto insensato si sono aggiunti cattiva qualità costruttiva e pessima gestione. Una opera del genere all’estero è costantemente vigilata con sistemi di rilievo continui che possono evidenziare problemi immediatamente.

Quanto è successo a Genova deve essere di monito: non ci si può fidare delle assicurazioni verbali o scritte dei responsabili dei concessionari. E' assurdo che chi gestisce un’opera sia anche colui che la controlla e che ne fa la manutenzione. 

Il controllo deve essere affidato ad enti terzi con indipendenza finanziaria. 

Come teoricamente nello Stato Italiano potere legislativo, esecutivo e giudiziario sono settori assolutamente indipendenti, anche nel settore tecnico chi controlla deve avere il potere e l’indipendenza nel proprio esercizio, ma al momento questo non avviene. Bisogna pertanto pretendere dai concessionari non parole, ma documenti di valore.

Ho letto che qualche giorno fa Lei ha convocato i gestori delle Autostrade che insistono sulla Provincia di Savona e molti amministratori e politici. Da Autostrade  sono arrivate rassicurazioni sullo stato delle infrastrutture: “Solo problemi di carattere visivo estetico, nessun problema di sicurezza”. Dai politici nessuna richiesta di “rassicurazioni” basata su accertamenti rigorosi e documentati.

Non è accettabile che i gestori forniscano assicurazioni non suffragate dalla più ampia ed oggettiva documentazione. A Genova Comune e Regione non hanno preteso questo, ed il risultato è stato il drammatico epilogo del 14 agosto.

Ad interessarsi in modo esaustivo dei problemi potenziali che possono procurare le infrastrutture del territorio savonese, a pretendere non parole ma documenti inequivocabili che attestino lo stato delle cose dovrebbe essere il “compito” istituzionale del Presidente della Regione, del Presidente della Provincia di Savona, dei Sindaci della Provincia di Savona con in testa il Sindaco di Savona. 

Purtroppo, dalle notizie che ho ricevuto ad oggi, non mi pare che le istituzioni appena citate abbiano svolto questo “compito” con la necessaria diligenza.

Signor Prefetto il Comitato Casello Albamare Savona Albisola si interessa da 12 anni di mobilità nel savonese e quindi anche delle infrastrutture savonesi: mi permetto di scriverLe questa lettera per invitarLa, se già non lo ha fatto, a sollecitare Regione, Provincia di Savona e Comuni Savonesi a non sottovalutare il pericolo e a non accontentarsi di rassicurazioni non “certificate”. Genova dovrebbe essere un monito per tutti.

La ringrazio per la Sua attenzione e Le porgo

Cordiali saluti

Comitato Casello Albamare
il Presidente
Paolo Forzano

PS

Esistono limitazioni di carico sull’A6 (foto allegata) da Altare a Savona che attestano il non perfetto stato delle strutture,

inoltre allego informazioni pervenutemi da:

Francesco Demarziani

Autostrada A6, corsia Nord, viadotto di Ferrania in Comune di Cairo Montenotte (SV). Fotografie scattate ven 17/08/2018. E' ampiamente documentato lo stato di carbonatazione del cemento armato. Molti ferri di armatura sono ormai in superficie e con uno stato di corrosione avanzato. La sella di appoggio dell'impalcato (prime 2 foto) è decisamente deteriorata. Queste strutture ormai hanno 58 anni e siamo certi che il cemento armato non è più in grado di fare miracoli. Cosa dobbiamo aspettarci?

Paolo Forzano

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