Le vittime quindi avrebbero potuto essere ben più delle 43 che stiamo piangendo in questo agosto da dimenticare.
Il pilone 10, a quanto par di capire, poteva crollare sulle case sottostanti provocando centinaia di morti.
E a tutti quelli che dovevano saperlo era stato detto.
Questo è ancora più inaccettabile del disastro che si è già compiuto: perché dà il senso di un sistema non solo inefficiente e superficiale, ma profondamente indifferente al rispetto della vita stessa dei cittadini.
Scrivevamo, a caldo, questa volta NO (http://www.lanuovasavona.it/2018/08/15/leggi-notizia/argomenti/news-1/articolo/questa-volta-no.html).
Con ancora più veemenza dobbiamo ribadirlo oggi: che non ci si limiti a far saltare una testa - più o meno a caso - tra le centinaia di funzionarietti statali o privati.
Che ci si organizzi, se serve anche con sanzioni da urlo, per modificare per sempre il sistema marcio e letale delle relazioni dimenticate in un cassetto.
Perché non vogliamo pensar peggio.