Contromano07 settembre 2018 17:53

Castellucci, si dimetta (subito)

È riuscito persino a stravaccare il modellino di Renzo Piano, stamattina, davanti alle telecamere di tutta Europa. E rideva. Rideva, oggi, a Genova. “Chiunque, in una situazione simile, avrebbe rassegnato le dimissioni il giorno dopo il crollo del Morandi. Castellucci, invece, non solo non si dimette ma, dopo l’incontro, arriva persino ad affermare che “oggi è nata una squadra”, come se nulla fosse mai avvenuto”. Lo dicono i Cinquestelle, ma lo pensiamo tutti noi

foto: Telenord

foto: Telenord

Quei primi giorni dopo la tragedia lasciati passare senza una parola di cordoglio, parlando di stralli e pesi come se si fosse in officina e non in una città che stava piangendo 43 morti e centinaia di sfollati che non hanno potuto prendere con sé neanche i propri vestiti.

Le dichiarazioni rilasciate a denti stretti sul genere “Non chiediamo scusa, se non per non esserci fatti capire” (tradotto: sti liguri son così scemi che non capiscono neanche quanto gli siamo vicini).

Fino all'intervista pubblicata oggi sul Decimonono, in cui l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia sottilizza sulla terminologia “responsabili, ma non colpevoli” con scaricabarile sui tecnici. E di andarsene manco a parlarne: “la priorità era e resta operare per fare uscire Genova dall’emergenza. In quel senso continuerò a lavorare”.

Non che un ruolo pubblico richieda simpatia, certo: ma competenza, onestà intellettuale, trasparenza e soprattutto attenzione, quelle sì: e l'attenzione deve esser tanto più grande quando hai nelle tue mani, o sui tuoi ponti, la vita e l'incolumità dei cittadini.

Se l'attenzione c'è stata o è mancata non possiamo certo stabilirlo noi: saranno i processi ad assodare se Autostrade spa abbia fatto tutto ciò che era in suo potere per evitare quel crollo, che comunque non ha evitato.

Nel frattempo, però, non fosse che per una mera questione di opportunità, le dimissioni di Castellucci sembrano necessarie più che mai: almeno per non star lì col sorrisetto da squalo e l'aria di superiorità di ordinanza davanti a una città ferita, isolata e furiosa.

Si dimetta, Castellucci.

Senza rancore. Anzi, con rancore.

A questo link, il filmato coi danni di Castellucci al plastico di Piano: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/07/ponte-morandi-lad-di-autostrade-castellucci-fa-cadere-il-modellino-di-renzo-piano/4610849/  

LNS

Ti potrebbero interessare anche:

Le notizie de LA NUOVA SAVONA

domenica 25 febbraio
domenica 28 gennaio
venerdì 29 dicembre