Mezza politica07 ottobre 2018 18:58

Incredibile Berruti

Rifarebbe tutto, dichiara il nostro ex sindaco interpellato sulla questione derivati. E pazienza se l'aver stipulato quei contratti contribuirà a tenere il Comune in ginocchio per un'altra ventina d'anni: difende le sue scelte, lui. Sono i mercati che lo hanno “tradito”. Come ai dadi

Incredibile Berruti

Ma i mercati, dovrebbe saperlo bene chi della laurea alla Bocconi ha fatto il suo cavallo di battaglia, non tradiscono senza prima avvisare.

E gli allarmi non son mancati, nell'ultima decina d'anni: citavamo ieri la lettera di Franco Astengo del 2011 in cui si chiedeva all'Amministrazione di fare il punto sulla situazione degli Swap a Savona, ma esistono documenti anche precedenti: avevamo pubblicato anni fa su Ninin un testo sempre di Astengo che risaliva al 2009 (leggibile a questo link: http://www.ninin.liguria.it/2017/01/21/leggi-notizia/articolo/derivati-cosi-fan-tutti.html) e denunciava la situazione con tutti i suoi rischi.

E come Astengo, a metter l'accento sui pericoli di queste operazioni di finanza creativa in quegli anni furono tra gli altri Patrizia Turchi, Domenico Buscaglia, Giovanni Librici.

Perché questi allarmi non furono ascoltati?

Perché si decise di investire in questo modo soldi che in fondo non erano che dei cittadini?

L'ex Sindaco può anche dirsi certo della bontà delle sue scelte, ma sospettiamo, anche alla luce dei risultati delle elezioni 2016, che i Savonesi nutrano seri dubbi in proposito.

E ora, che la Città dalla padella è passata alla brace, francamente un bel silenzio parrebbe la scelta meno imbarazzante.

LNS

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