Cultura23 ottobre 2018 11:15

Madame Bovary c'est moi?

Genesi di un capolavoro: a Genova il 14 novembre l'evento a cura dell’Associazione culturale “Le Rêve et la vie”

Madame Bovary c'est moi?

Il 14 novembre alle 19.00 a Genova, Palazzo della Meridiana - Salone del Colonnato, Salita San Francesco 4, potrete assistere alla lettura teatrale liberamente tratta dalla vita e dalle opere di Gustave Flaubert, di Chiara Pasetti con Alberto Giusta e Lisa Galantini.

Scrive l'autrice, Chiara Pasetti:

"La lettura, concepita nel 2017 in occasione dei 160 anni della pubblicazione di Madame Bovary di Gustave Flaubert (1821-1880), intende raccontare la genesi di un capolavoro, il primo pubblicato dall’autore normanno considerato il precursore del nouveau roman. Ispirato a un fatto di cronaca dell’epoca, Madame Bovary nacque sulle ceneri del fallimento della prima versione de La Tentation de saint Antoine, opera che Flaubert scrisse dopo aver visto a Genova, presso Palazzo Balbi, il quadro Le tentazioni di sant’Antonio Abate, precedentemente attribuito a Pieter Brueghel il Giovane, dal 2015 conservato nella Galleria Nazionale di Palazzo Spinola.

Gli amici letterati Maxime Du Camp e Louis Bouilhet bocciarono senza riserve il suo lavoro sul santo eremita vissuto nella Tebaide e gli consigliarono di scegliere un argomento meno stravagante e più «moderno», l’adulterio. Flaubert, dopo un viaggio in Oriente compiuto con lo stesso Du Camp, nel 1851 ne iniziò la stesura, che portò a termine nel 1856. Madame Bovary venne pubblicato a puntate sulla Revue de Paris alla fine del 1856 e successivamente in volume nel 1857. Il romanzo finì a processo (i cui atti sono citati nella lettura) con le accuse di «oltraggio alla morale, ai buoni costumi e alla religione».

La frase «Madame Bovary c’est moi» è diventata celebre almeno quanto il romanzo stesso; lo spettacolo ha tra i suoi intenti quello di mostrare quanto ci sia di vero in questa affermazione, in realtà apocrifa, attribuita a Flaubert.

Chi è Madame Bovary? Perché Flaubert finì a processo e venne assolto? Una delle eroine più note della letteratura di sempre assomigliava davvero al suo creatore? Parafrasando l’espressione, Madame Bovary, dunque, c’est Flaubert, o possiamo dire che c’è un po’ di Emma in tutti noi?

La lettura teatrale costituisce una seconda tappa artistica di un percorso di studio all’interno della vita e dei testi di Gustave Flaubert, che personalmente sto conducendo da diversi anni traducendo i suoi testi ancora inediti, studiando i suoi manoscritti e pubblicando saggi sulla sua vita e le sue opere.

La prima tappa si è concretizzata nella lettura de La Tentazione di sant’Antonio, da me tradotta e adattata per la scena, rappresentata proprio a Palazzo Spinola il 14 novembre 2015 in occasione di una giornata di studi sui rapporti tra Flaubert il dipinto Le tentazioni di Sant’Antonio Abate.

Madame Bovary c’est moi? è il proseguimento di questo progetto. La terza e ultima tappa dovrebbe concretizzarsi prossimamente in uno spettacolo a più attori da me scritto, per la regia di Alberto Giusta, dal titolo e dagli interpreti ancora in fase di definizione."

La lettura teatrale è preceduta, alle ore 17, presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova (Piazza di Pellicceria 1) dalla presentazione del volume Le Tentazioni di sant’Antonio Abate. Arte e letteratura, a cura di Farida Simonetti e Gianluca Zanelli, ed Scalpendi; il volume raccoglie gli atti del convegno del 2015 a cura di Chiara Pasetti e Farida Simonetti, oltre a un importante saggi di uno storico dell’arte belga, Paul Vandenbroeck, il quale ha proposto una dettagliata lettura iconografica dell’opera inserendola nel corpus della produzione di Jan Verbeeck, fornendo pertanto un’attribuzione differente rispetto al passato. Una scoperta fondamentale su uno dei quadri più affascinanti e controversi del Cinquecento fiammingo.

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