Cultura23 novembre 2018 19:06

Biblioteca ai privati? Giusto non smentisce

“Il ponte” è l'ultimo capolavoro di Pellizza da Volpedo, ma il ponte è anche il viadotto Morandi tragicamente crollato a Genova alla vigilia di Ferragosto. Anche di questo si parla, nel decimo numero di Pigmenti Cultura, il periodico diretto da Silvio Riolfo Marengo, presentato oggi nella Sala Rossa del Comune di Savona

Biblioteca ai privati? Giusto non smentisce

Cosa è la cultura, se non un ponte?

Un ponte tra i popoli, tra le generazioni, tra le amministrazioni e i cittadini.

E proprio questo è lo scopo che l'Associazione Aiolfi persegue da sempre: per questo è risuonato alto e chiaro, oggi, il grido di dolore di Silvia Bottaro, anima dell'Associazione, per le notizie riguardanti la possibile esternalizzazione della Biblioteca civica.

Esternalizzare la nostra ricchissima Biblioteca, denuncia la studiosa, significa perdere l'identità e la storia stessa della Città, perché la cultura non può essere delegata, ma deve essere accresciuta e curata, continuando a rappresentare un grande patrimonio cittadino.

Per questo Silvia Bottaro non si limita a chiedere pubblicamente all'Amministrazione di trovare una soluzione, spostando magari alcuni impiegati, ma propone di potenziarla e innovarla.

E ad ascoltare ci sono orecchie particolarmente sensibili: quelle del dottor Giusto, medico e presidente del Consiglio comunale che si dice concorde su tutto ma, purtroppo, non approfitta dell'occasione per smentire le voci di una imminente privatizzazione dell'ennesimo patrimonio pubblico cittadino che rischia di venir dato in mano a qualche cooperativa.

La presentazione prosegue con una breve rassegna degli argomenti del decimo numero e con l'assegnazione del premio Renzo Aiolfi 2018 alla Società savonese di Storia Patria e con i riconoscimenti del concorso letterario “Storie di Natale dalle voci delle donne”.

Una giornata di vero respiro culturale, nella pur gelida Sala Rossa (i riscaldamenti, pare, verranno riaccesi solo all'inizio dell'anno nuovo), per una Savona che anche nel clima asfittico di una crisi economica che morde sempre più, alla sua cultura e alla sua storia non rinuncia: nonostante il tempaccio e il freddo - dentro e fuori, i posti erano tutti occupati.

 

G.S.

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