Contromano12 dicembre 2018 12:45

La morte e lo Stato

Il 12 dicembre 1969 alle 16.37, una bomba ad alto potenziale esplodeva nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana a Milano, provocando 17 morti e 88 feriti

La morte e lo Stato

Tre giorni dopo, nei locali della Questura di Milano, veniva ucciso Giuseppe Pinelli, la diciottesima vittima di quella strage. Si inaugurò quel giorno di 49 anni fa la “strategia della tensione”, che per anni insanguinò il nostro Paese con centinaia di vittime innocenti.

L’obiettivo era insediare un governo autoritario per fermare la forte ondata di lotte sociali, protese alla conquista dei diritti scritti nella Costituzione, nei luoghi di lavoro, nella scuola, nella società.

La risposta unitaria, di popolo, delle forze politiche e sociali, seppe vanificare quei piani.

Dopo anni di processi e depistaggi, tutte le sentenze su Piazza Fontana anche quelle assolutorie, portarono alla conclusione che fu la formazione terroristica di estrema destra Ordine Nuovo, a organizzare gli attentati del 12 dicembre con la complicità di apparati dello Stato ma, per questa strage, nessuno ha pagato.

Fulvio Ugo De Lucis, Marxiana Libertaria Prefigurante

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