Gli aspetti positivi non mancano: da un lato i contribuenti pareggiano i conti con le amministrazioni, dall'altro il Comune acquisisce forza lavoro.
Gli interventi possono riguardare pulizia, manutenzione e abbellimento di aree verdi, piazze, strade, valorizzazione di zone mediante iniziative culturali, interventi di decoro urbano, di recupero e riuso con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati.
La legge lascia margini molto elastici ai Comuni, che possono definire autonomamente criteri e condizioni per la realizzazione degli interventi.
Il Consiglio regionale della Liguria ha già istituiti un Albo dei Comuni aderenti, e per loro la Regione prevede anche dei contributi.
Al Comune, dal canto suo, spetta redigere un progetto formale per ogni contribuente, controllare l'avvenuto raggiungimento dell’obiettivo e il regolare svolgimento del lavoro.
Il Gruppo consiliare del PD propone, per il Consiglio comunale del 20 dicembre, una mozione che impegni Sindaco e Giunta affinché anche il Comune di Savona venga iscritto all’albo dei Comuni aderenti a questa nuova forma di ripianamento dei debiti.