Alla presenza anche del direttore della struttura e della dirigente comunale del Servizio Cultura, gli studenti hanno portato le loro richieste e l'amministrazione ha proposto due soluzioni-tampone, in attesa di trovare fondi che permettano di riallungare l'orario.
Nell'attesa, l'assessore si è impegnato a reperire una sala studio in posizione centrale, che abbia accesso a internet e wi-fi, oppure a modificare gli orari conservando però 4 giorni settimanali di apertura mattino e pomeriggio.
Gli esiti dell'incontro hanno in parte rasserenato i ragazzi, ma paiono mettere la pietra tombale sulla gestione pubblica della Biblioteca civica.
Infatti questi “fondi”, quand'anche venissero trovati, servirebbero a coprire i costi di addetti esterni (http://www.lanuovasavona.it/2018/11/22/leggi-notizia/argomenti/contromano-1/articolo/biblioteca-se-ne-va-un-altro-pezzo-di-savona.html ).
Come scrivevamo a novembre, insomma, un altro pezzo di necessaria gestione pubblica di un bene primario cittadino che se ne va.