Salute & Veleni23 gennaio 2019 09:00

Continuiamo a farci del male

Mal'aria 2019, l'annuale dossier di Legambiente sull'inquinamento nelle città italiane, racconta un anno da codice rosso: nel 2018 in ben 55 capoluoghi di provincia sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono. Savona purtroppo è tra questi: nonostante i livelli di occupazione ai minimi storici, l'inquinamento non ci manca

Continuiamo a farci del male

Genova e Brescia risultano le città peggiori per l'inquinamento da ozono, con 103 giorni di sforamento.

Strana accoppiata, non trovate? Genova non è nella Pianura padana, dalla quale la Liguria è molto lontana anche e soprattutto quanto a livelli occupazionali.

Per non parlare del fatto che il capoluogo ligure è anche “un filo” più ventoso....

Risulta quindi evidente che l'inquinamento rilevato deriva in gran parte dal settore navale e da quello dei trasporti, senza dimenticare che - perlomeno a Genova e Savona - gran parte dei trasporti su strada sono indotti dai traffici portuali.

Elettrificare le banchine dei porti continua ad apparire come l'unica soluzione possibile per ridurre in maniera importante le emissioni nocive nelle nostre città costiere.

Pensare che il governatore Toti dichiarava, nel dicembre 2016: “L’elettrificazione delle banchine del porto di Savona è un obiettivo che intendiamo perseguire e i cui tempi saranno definiti dall’Autorità Portuale, che ne è titolare, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.

Sono passate le settimane, i mesi e anche gli anni da quelle dichiarazioni.

Ma qui si continua a fare come se niente fosse, e la “definizione dei tempi” da parte di Autorità portuale sembra riassumersi in una sola parola: mai.

Scaricabile QUI il dossier completo di Legambiente.

G.S.

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