La notizia della proroga di altri tre mesi della concessione delle aree dei cantieri ex Mondomarine al gruppo Palumbo, è una notizia positiva per il nostro territorio, ma suscita anche una certa amarezza.
Prima ancora che altri se ne accorgessero, ho seguito la crisi della cantieristica savonese, portandola sia in Comune sia, grazie a Gianni Pastorino, in Regione. Ho provato a far capire che Savona non poteva perdere un'altra delle sue eccellenze e, soprattutto, non poteva perdere altri posti di lavoro.
Un cantiere che, come noto, al fallimento di Mondomarine è stato rivelato dal gruppo Palumbo. Quest'ultimo, nonostante le incertezze e le concessioni temporanee, ha riportato lavoro nel cantiere: al 27 febbraio sono 9 le imbarcazioni presenti, con 30 dipendenti ex Mondomarine riassunti e altri 100 dell'indotto. Un risultato importante che non può e non deve essere ostacolato. Da qui l'amarezza di una mancata concessione pluriennale che permetterebbe al gruppo Palumbo di investire maggiormente nel nostro territorio.
Auspico pertanto che l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, nonostante le preoccupazioni per possibili ricorsi, dia in tempi brevi una concessione "definitiva".
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