News26 marzo 2019 18:47

Picchiatori di facebook

L'ANPI sulle dichiarazioni della consigliera comunale Saccone: "cercare di distinguere la costituzione dei fasci di combattimento da ciò che fu il ventennio fascista è un assurdo che sfiora il ridicolo, ed è poco dignitoso per chi cerca in questo modo di giustificare le parole di elogio della fondazione del fascismo"

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Mussolini  costituì i fasci di combattimento per offrire agli industriali ed  agli agrari squadre di picchiatori capaci di schiacciare, con la violenza più cruenta – compreso l’assassinio – le giuste rivendicazioni operaie e bracciantili, in cambio di un sostegno politico ed economico per la scalata al potere politico del Paese.

Tutto quello che il fascismo manifestò nel ventennio – dall’assassinio degli oppositori, alle  leggi speciali, dalle leggi razziali, alla guerra di aggressione a fianco dei nazisti – nacque lì.

Mussolini e la sua corte  erano consapevoli fin dall’inizio di quale sviluppo avrebbe avuto la loro politica: qualunque ostacolo si frapponesse fra loro e il potere andava spazzato via con la violenza assoluta, ogni compromesso con il potere economico andava fatto.

Cercare di distinguere la costituzione dei fasci di combattimento da ciò che fu il ventennio fascista è un assurdo che sfiora il ridicolo, ed è poco dignitoso per chi cerca in questo modo di giustificare le parole di elogio della fondazione del fascismo.

La guerra antifascista fu condotta da tutte le nazioni libere del mondo e da tanta parte dei popoli delle nazioni occupate dai nazifascisti o ad essi asservite: questa è la Storia; e la Storia ha condannato, senza remissione, quella tragedia.

Sentire un Consigliere Comunale di una Città che ha riscattato, con la vita dei propri figli, l’ignominia del fascismo, elogiare quel fascismo stesso ci indigna profondamente ed offende la memoria delle migliaia di Volontari della Libertà, e delle centinaia di Martiri partigiani e civili che ci apprestiamo a ricordare solennemente nel prossimo mese di Aprile.

Ci rassicura la reazione di alcuni gruppi consiliari che giustamente hanno chiesto l’intervento del Prefetto e della Magistratura. Invitiamo tutti i Consiglieri Comunali, quelli che ancora non si sono pronunciati, compresi quelli di maggioranza, a sostenere la posizione assunta dal Sindaco che bene ha rappresentato la Storia antifascista di Savona ed ha ricordato che gli eletti nelle Istituzioni della Repubblica Italiana devono riconoscersi nella Costituzione e conformare i loro comportamenti ai valori ed ai prìncipi in essa contenuti; altrimenti debbono abbandonare.

Bisogna comunque non abbassare l’attenzione verso quei fenomeni e comportamenti di intolleranza, di razzismo e xenofobia che sono presenti nella società; spesso alimentati dall’incertezza del futuro o dalla povertà del presente, ma anche dal sentirsi non protetti.

La politica deve fare un salto di qualità per riuscire a far prevalere il ruolo di rappresentanza sociale che la Costituzione (e la storia) gli assegnano; decidere chi si vuole rappresentare e da questo far discendere le politiche economiche e sociali; iniziando a ridare vigore alla democrazia e maggiore credibilità ai valori ed ai prìncipi Costituzionali.

I Partigiani, fondatori dell’ANPI, compirono una scelta che fu fondamentale per tutto il Paese. Anche oggi bisogna scegliere per il futuro; fortunatamente in modo meno cruento.

Invitiamo i cittadini ad essere partecipi nelle manifestazioni del 24 e 25 Aprile: come è stato in altri momenti, anche recenti, essere pacificamente in piazza per opporci ad ogni rigurgito fascista e razzista e riaffermare i nostri prìncipi è fondamentale per difendere il futuro.

La Presidenza provinciale dell’ANPI di Savona

com

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