Contromano27 aprile 2019 16:02

La Costituzione al contrario

Bei tempi, quando Pertini diceva “Libero fischio in libero Stato”: ma lui la Costituzione la conosceva e sapeva che in nessun suo articolo si stigmatizza il dissenso. Adesso invece accade, in quel di Prato, che il Questore denunci nientemeno che i militanti dell’Anpi. Il motivo? Fischi e, ancora peggio, “canti tipici della lotta partigiana”. Non sia mai!

La Costituzione al contrario

La denuncia – il reato sarebbe quello di vilipendio contro la Repubblica – è stata annunciata dal questore di Prato in un telex “urgente” inviato il 25 aprile al Ministero dell’Interno: “Si comunica che nel corso delle celebrazioni per la Liberazione, un gruppo di soggetti appartenenti all’Anpi ha contestato con cori e cartelli, poi acquisiti dai poliziotti, il prefetto Scialla e il questore Cesareo” si legge nella lettera riportata stamattina dal Corriere Fiorentino

Insomma tutto lo Stivale sembra percorso da un doppio binario, alquanto pericoloso: una voglia di laissez faire, laissez passer se le manifestazioni son di Forza Nuova o di Casapound, che vivaddio hanno pur diritto di manifestare, anche quando celebrano “la nascita dei fasci combattenti”, come appunto è accaduto a Prato il 23 marzo scorso. 

E per contro una certa diffidenza verso le manifestazioni antifasciste: l’esempio della Fiaccolata del 24 aprile a Savona, deviata per non passar davanti alla sede di Casapound, è finito sulla prima pagina di diversi giornali nazionali, ma se il trend è che i servitori dello Stato si trasformano in querelanti, c’è poco da stare tranquilli.

Denunceranno anche i giornali?

LNS

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