"Quello che è andato in onda sul TG regionale dell’Emilia-Romagna non può definirsi informazione, meno che mai può definirsi servizio pubblico. Non sono stati espressi giudizi né commenti, il fascismo non è stato ricondotto ad alcun contesto storico: solo microfoni aperti e professioni di fede".
Così scriveva l'Anpi provinciale di Bologna, dopo che il pezzo è passato per ben due volte sul TG Rai.
Ci è voluto un po', ma alla fine il povero Farnè, che tra l'altro è stato presidente dell'ordine dei giornalisti dell'Emilia Romagna, si è dimesso dal ruolo di caporedattore.
Ma non preoccupatevi per lui: resta ben saldo in Rai, in attesa di nuovo incarico.