I lavori che l'Autorità portuale sta realizzando per il consolidamento delle fondazioni del molo hanno causato preoccupazioni e discussioni tra i Savonesi. Il dragaggio all'interno della vecchia darsena per abbassare il fondo marino e consentire l'accesso alla nave di grandi dimensioni che Costa prevede di portare a Savona ha reso necessaria la realizzazione dei grandi pali che tutti possiamo vedere in questi giorni.
Come sempre, i problemi, spesso denunciati da anni, emergono solo quando si iniziano i lavori. Al momento è molto difficile valutare gli effettivi danni alle costruzioni, in mancanza di una oggettiva perizia dello stato precedente; ricordiamo ad esempio che, al momento della realizzazione di opere di fondazione nel cantiere del vecchio ospedale di San Paolo, l'impresa esecutrice si è preoccupata di fotografare la situazione in atto con la controparte degli abitanti di via Giacchero; sarebbe stato opportuno che l'Autorità portuale avesse messo in atto un analogo procedimento. Sarebbe comunque utile che i risultati forniti, pur in ritardo, dai sensori installati in locali del centro storico di proprietà comunale venissero resi pubblici.
Riteniamo fondamentale, come sempre detto, la stretta e continua collaborazione tra l'Amministrazione comunale e l'Autorità portuale.
E consideriamo necessario pensare a cosa significhino per la città i lavori oggi in corso, al di sopra delle conseguenze immediate:
· vogliamo davvero una grande nave alimentata a GNL in centro città (ricordiamo Viareggio?);
· ricordiamo che per l'accesso della grande nave verranno ridotti gli spazi oggi utilizzati dai cantieri ex Mondomarine?
· non sarebbe meglio che le grandi navi attraccassero agli alti fondali (senza necessità di dragaggi)?
· non è oggettiva la difficoltà di manovra delle grandi navi in spazi stretti come quelli del porto storico di Savona (ricordiamo Venezia)?
Ci aspettiamo ulteriori proteste e contestazioni quando la nave arriverà. Ma sarà tardi.
Mauro Dell'Amico (Noi per Savona)