Mezza politica12 giugno 2019 12:30

Ti ammali? Devi recuperar le ore

La denuncia dell'Unione Sindacale di Base del Gaslini

Ti ammali? Devi recuperar le ore

Un articolo del nuovo CCNL della Sanità Pubblica ha previsto che ogni giornata fosse conteggiata 7,12 h. Questa novità ci lasciò perplessi a causa della complessità dei conteggi dei turnisti sulle 24 ore. Ma la nuova dirigenza del Gaslini ha sicuramente messo del suo. Infatti al Gaslini esiste da diversi anni un metodo a nostro avviso assurdo di conteggio delle ore che non ha eguali in tutta Italia. L’Istituto riesce a non assumere personale proprio per questo metodo che obbliga  i lavoratori a continuare a lavorare anche quando spetterebbe loro il riposo contrattualmente previsto. 
Oltre a questo hanno aggiunto un nuovo metodo di calcolo a causa del quale, quando si è in ferie, malattia, 104, etc, “si scende di ore” e, se non ti accorgi dell’errore, devi recuperarle. Vi sono molti lavoratrici con situazioni gravi per cui usufruiscono della L.104 per loro e per propri famigliari, altri che hanno patologie che richiedono ciclicamente l’utilizzo della mutua. Oltre a questo dovrebbero continuamente calcolarsi l’orario con metodi che solo “pochi eletti” conoscono e cercare di far correggere gli errori.
Recentemente è stato appaltato il parcheggio del Gaslini. Per il rimanente personale interno erano stati stipulati accordi ben precisi che non sono stati rispettati. Quote salariali mai erogate, turni che stravolgono la loro vita e mancanza di ascolto da parte della dirigenza si aggiungono ai malumori per aver visto appaltare l’ennesimo pezzo di sanità pagata con soldi pubblici.
Il calcolo delle ore e l’appalto dei parcheggi sono solo due esempi, se pur gravissimi, di ciò che è stato rappresentato ottimamente in questi giorni dal Rapporto Gimbe ovvero una continua erosione del servizio pubblico a favore del privato. Ed in questo quadro si inserisce il malfunzionamento dei servizi e una cattiva gestione dei lavoratori ad esso adibiti, una classe dirigenziale occupata a privatizzare il possibile, un disinteresse nei confronti della vita, della salute e del salario dei lavoratori pubblici.
A questa dirigenza chiediamo un netto cambio di rotta. E’ grazie ai lavoratori ed alle lavoratrici che loro non rispettano che il Gaslini continua a fornire cure di eccellenza.

comunicato stampa

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