“Apprendiamo, dai media, che il consigliere Ardenti intende presentare un'interrogazione per fare chiarezza sull'ospedale di Albenga per fugare gli allarmismi. Ben venga, ma al consigliere del Carroccio diciamo che la sua eventuale interrogazione è del tutto superflua: basta un sopralluogo tanto all'ospedale di Albenga quanto a quello di Cairo per toccare con mano l'inesorabile e progressivo depotenziamento dei due nosocomi. È sufficiente andarci per notare anche l'evidente riduzione dei servizi. Insomma, sono fatti noti".
“Questa Giunta regionale ha scelto di esternalizzare gli ospedali in questione, e al non raggiungimento del risultato si aggiunge il fatto che gli ospedali in questione si stanno depotenziando: sarebbe bastato semplicemente focalizzare le risorse e le specialità sui diversi nosocomi, potenziandoli e dando a ciascuno magari una propria specialità, evitando questo procedimento di esternalizzazione che svende e regala ai privati. Scelta che sarà ricca di ricorsi come sta accadendo in altri settori".
La risposta di Ardenti non piace a Melis che accusa: “il consigliere risponde semplificando e spostando le colpe a livello nazionale (magari perché il Ministero della Salute ora è in capo al Movimento 5 Stelle) e sostanzialmente invitando non solo la politica a non occuparsi di sanità, ma anche criticando chi, come il sottoscritto, all'opposizione si è permesso di votare contro lo sperpero di denaro con la creazione della sesta ASL, vale a dire A.Li.Sa, e un piano socio sanitario che di fatto svende ai privati gli ospedali oltre che mettere in crisi le strutture sociosanitarie che hanno dovuto fare ricorsi per bloccare le fantasiose soluzioni di pagamento dei servizi offerti”.
"Ma se la politica non si deve occupare di sanità, allora perché c'è un Assessorato alla sanità? Perché c'è una Commissione sanità? Perché ci sono delle competenze affidate anche ai Sindaci in materia proprio di sanità e sociosanitario? La politica piuttosto non si deve occupare di sanità nelle nomine delle figure apicali, cattiva abitudine della vecchia politica e non solo purtroppo. Ad oggi la politica sanitaria prevede che la politica ascolti le esigenze dei cittadini e ne faccia tesoro attraverso i propri rappresentanti. Tutti devono convergere all'efficientamento del sistema sanitario, ma nel farlo deve agire a favore dei cittadini e non certo degli imprenditori”