Daspo per due giorni, che dico, per tre anni, foglio di via, non si è capito: quando forse l’unica cosa che ci vorrebbe per una poveraccia che attraversa la strada cantando e ballando senza mutande sarebbe uno psichiatra.
L’oltraggio a ogni buon senso è comunque ben visibile sulle prime pagine di tutto: dalla stimata sartoria genovese che regala la cravatta col ponte Morandi al premier Conte che prontamente la indossa (per il Vajont o L’Aquila non devono averci pensato, ma c’è sempre tempo) all’ideona di pensare che il razzismo si superi con la felice formula nero-contro-nero, così almeno parlano la stessa lingua oppure possono sempre comprendersi a gesti come gli orango, se abbiam capito bene lo spirito dell’iniziativa.
Peccato che a noi, quaggiù, gli orango potrebbero darci solo lezioni di civiltà.
E di diritto.