News01 luglio 2019 12:44

Emergenza gabbiani reali

La Protezione Animali invita chi si trova davanti ad un soggetto ancora incapace al volo di verificare la presenza dei genitori (basta guardare in alto o verso i tetti degli edifici attorno) e telefonare all’Enpa solo ed esclusivamente se è ferito o corre il serio rischio di essere investito in una strada a scorrimento veloce. E' tra l'altro sempre meglio per loro che crescano con l'insegnamento dei genitori

Emergenza gabbiani reali

Da diverse settimane è “emergenza gabbiani reali” alla Protezione Animali savonese, associazione privata e non statale di volontariato, alla quale enti, autorità e tanti animalisti lasciano il peso enorme di soccorrere e curare i gabbiani e tutti gli altri animali selvatici in difficoltà.

Attualmente i box ed i recinti di ricovero dell’Enpa, a Leca d’Albenga e Cadibona, ospitano oltre 250 gabbiani (soprattutto giovani) ed i posti a disposizione sono ormai esauriti. Da fine maggio (quest’anno c’è stato un lieve ritardo) i nuovi nati escono dai nidi prima ancora di aver imparato a volare e scendono a terra, sempre seguiti ed alimentati dai genitori; e vengono segnalati come “abbandonati” con la richiesta, spesso perentoria ed offensiva, di recuperarli.

 La Protezione Animali invita quindi chi si trova davanti ad un soggetto ancora incapace al volo di verificare la presenza dei genitori (basta guardare in alto o verso i tetti degli edifici attorno) e telefonare all’Enpa solo ed esclusivamente se è ferito o corre il serio rischio di essere investito in una strada a scorrimento veloce. E' tra l'altro sempre meglio per loro che crescano con l'insegnamento dei genitori. 

  Alle segnalazioni si aggiungono spesso i turisti che riaprono la casa delle vacanze e si trovano sul terrazzo o sul tetto un nido di gabbiani o un piccolo nel cortile; anche in questi casi Enpa invita a pazientare qualche giorno, ormai i giovani sono quasi pronti al volo e se ne andranno al più presto assieme ai genitori; e potranno organizzarsi, come suggerisce Enpa da tempo, per installare sistemi incruenti che impediscano prossime nidificazioni.

 Enpa fa inoltre appello agli animalisti alla collaborazione attiva, affinchè chi può (ma volere è potere) si offra di ospitare giovani gabbiani o adulti feriti in convalescenza, che non richiedono particolari cure, mangiano come il cane di casa, possono stare nel cortile o in un recinto tipo pollaio e, appena in grado di volare, se ne andranno.

  Ricorda infine di aver già proposto – finora senza esito - ai comuni, soprattutto della Riviera, di affrontare la crescente presenza dei gabbiani in città con studi e progetti per soluzioni preventive incruente.


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