Mezza politica02 luglio 2019 17:53

Sanità ligure, -1700 posti di lavoro in 10 anni. Sfasciare il pubblico per favorire il privato

In Liguria mancano all’appello oltre 600 fra infermieri e OSS, e perlomeno 250 medici: una vera e propria Waterloo della sanità regionale

Sanità ligure, -1700 posti di lavoro in 10 anni. Sfasciare il pubblico per favorire il privato

Quest’oggi, a margine del consiglio regionale, incontro fra i capigruppo e CGIL funzione pubblica per discutere la crisi della sanità in Liguria. Il sindacato, infatti, denuncia che da più di un anno la Regione si sottragga a un vero confronto sul tema degli organici.

Nell’ultimo decennio risultano persi nella sanità ligure 1700 posti di lavoro (dato 2018), di cui oltre 1300 solo negli ultimi 4 anni. «La fotografia attuale dice che in Liguria mancano all’appello oltre 600 fra infermieri e oss, e perlomeno 250 medici. È emergenza: una vera e propria Waterloo della sanità ligure, in cui, dopo 4 anni, le responsabilità della giunta Toti sono evidenti e imbarazzanti – dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra / Liberamente Liguria Gianni Pastorino, presente all’incontro -. Le rassicurazioni fornite oggi dall’assessore Viale non sono credibili: dopo anni passati al governo, ci viene ancora a parlare di “ricognizione sulle necessità di personale”. Ma da tempo i dati sono sotto gli occhi di tutti, eppure sembra che assessorato e Alisa abbiano gli occhi foderati di prosciutto».

«Se, come risulta, neanche il 30% delle assunzioni possibili si trasformano in effettive, allora ci viene automatico domandarci quali attività di monitoraggio e controllo stia svolgendo la Regione. Tutto questo a scapito degli utenti-pazienti, delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, delle persone che potrebbero essere assunte ma per le quali non si bandiscono concorsi – evidenzia Pastorino -.Questa è solo una delle questioni poste oggi dal sindacato. Ma il totale abbandono in cui versa il settore, per responsabilità diretta della giunta, è testimoniato anche dai concorsi annunciati e mai espletati, dai mancati accordi sulla mobilità regionale aziendale e interaziendale, dai nodi insoluti sulla sanità territoriale e sull’integrazione sociosanitaria, dalla privatizzazione delle strutture, dal mancato confronto con le parti sociali sul nuovo ospedale a Erzelli».

«4 anni fa Toti e Viale dissero che avrebbero risolto le liste d’attesa e le fughe passive verso altre regioni. Non solo questi problemi si sono aggravati, ma ciò che emerge da molti indicatori è che il declino del sistema sanitario ligure sembri orchestrato apposta per distruggere il pubblico e favorirne l’aggressione da parte del privato. Indizi arrivano anzitutto dalle parti sociali, ma anche dagli utenti, dalle associazioni a tutela dei diritti del malato, da medici e operatori sanitari – conclude Pastorino -. Una riunione difficile, quella di stamattina, in cui c’è da sottolineare l’impegno sottoscritto dai capigruppo di richiedere all’Assessore che entro il 15 luglio tenga una riunione con tutte le parti sindacali firmatarie del CCNL nazionale, per affrontare le questioni poste sul tappeto. Procederà parallelamente l’impegno nostro e delle altre opposizioni, PD e M5S: faremo richiesta di un consiglio regionale straordinario che metta a fuoco tutte le difficoltà attraversate dal nostro sistema sanitario regionale».

Ma per l'assessore Viale, a quanto sembra, il problema è lo scollamento della triade sindacale, e per lei la mancanza di personale è presunta: 

“Nessuna oggi tra le forze dell’opposizione si è posta la domanda politica più rilevante: si è spaccato il fronte sindacale? È la prima volta da quando sono assessore che Cgil-Cisl-Uil non si presentano unite in conferenza capigruppo e questo mi fa dubitare del fatto che oggi Cgil si sia presentata non tanto per affrontare questioni di merito quanto semplicemente per dare un segnale politico, evidentemente non nell’interesse dei lavoratori. Dal punto di vista delle assunzioni la Liguria è tutt’altro che immobile. I piani relativi alle assunzioni del 2019 certificano che, ad ora, sono state già autorizzate 871 assunzioni sulle 1.113 richieste complessivamente. Si tratta di numeri significativi, che partono dalle esigenze delle Aziende sanitarie. Da parte nostra, massima disponibilità a far tesoro delle considerazioni della Cgil, ma tengo a ricordare che il concorso per gli infermieri è stato fatto e quello per gli Oss è in dirittura d’arrivo”.

In merito alla presunta mancanza in Liguria di circa 600 tra infermieri e operatori socio sanitari e 250 medici denunciata dalla Cgil, l’assessore aggiunge: “Rispetto a quali parametri di riferimento mancherebbero queste unità di personale? Non esiste una dotazione organica ‘standard’. I fabbisogni – spiega - sono costruiti in base ai piani triennali e si basano su principi organizzativi non più legati ad un concetto rigido di dotazione organica”. 

 

Con buona pace dei malati.

 

LNS

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