Mezza politica03 luglio 2019 18:02

Sanità ligure sul Viale del tramonto

Gianni Pastorino: visto che il duo Viale-Ardenti ritiene arbitrario il computo sulle attuali carenze di organico, ci dica a quanto ammonterebbe davvero tale cifra. Tra i dati che non ci sono stati contestati c'è quello relativo alla perdita di 1300 unità negli anni della giunta Toti. Né abbiamo ricevuto risposta esplicita dal commissario straordinario di Alisa circa l’incidenza della famigerata Quota 100 sugli organici della sanità in Liguria

Sanità ligure sul Viale del tramonto

«Invece di menare il can per l’aia, perché l’assessore Viale e il suo fido scudiero Ardenti non si calano nel disagio sofferto dalla sanità ligure?

Il giochino del “dividi et impera”, tentato ieri da Viale e Ardenti nei confronti delle sigle sindacali, in realtà non sposta minimamente il problema.

Tutte le organizzazioni sindacali sono ben consapevoli che attualmente nella sanità ligure si stiano vivendo momenti drammatici: carenza di personale, strutture spesso obsolete, scarsi investimenti, attrezzature diagnostiche talvolta inadeguate rispetto alle necessità richieste, aumento delle fughe passive verso altre regioni. E poi il problema rimasto irrisolto delle lunghissime liste d’attesa. Basta sfogliare un qualsiasi quotidiano per avere ogni giorno notizia delle difficoltà in cui versa la sanità ligure: le difficoltà registrate al San Paolo di Savona, a causa del mancato acquisto di strumenti diagnostici e di condizionatori d’aria; le difficoltà dei pronto soccorso del San Martino, del Galliera e di Villa Scassi; la chiusura di reparti per mancanza di personale in più di un ospedale; prolungati tempi di attesa delle prestazioni per il medesimo motivo; problemi di governance in ASL5.

Insomma: cosa pensano il duo Viale-Ardenti? Di nascondere la polvere sotto al tappeto? Oppure si beano delle informazioni ottimistiche passate da qualche loro amico fidato? Se un media ligure facesse un’indagine, avvicinando con garanzia dell’anonimato medici e infermieri del San Martino, del San Paolo e del Sant’Andrea, farebbe emergere un disagio pesantissimo, a fronte del quale solo la disponibilità volontaria di molti operatori sanitari garantisce la continuità assistenziale. Seppur con grandi sacrifici.

Per quanto riguarda i numeri: visto che il duo Viale-Ardenti ritiene arbitrario il computo sulle attuali carenze di organico, stimate in 600 fra infermieri e oss e in 250 medici, ci dica a quanto ammonterebbe davvero tale cifra. Se c’è onestà intellettuale, non potranno che riconoscere in maniera palese che molte strutture siano al lumicino e non più in grado di svolgere neppure l’attività ordinaria.

Fa anche un po’ sorridere il valzer sul numero di assunzioni autorizzate in rapporto alle assunzioni richieste. Tra i dati che il duo Viale-Adenti non ha contestato c’è quello relativo alla perdita di 1300 unità negli anni della giunta Toti. Non abbiamo ricevuto alcuna contestazione su questo dato; come non abbiamo ricevuto risposta esplicita dal commissario straordinario di Alisa Locatelli, in commissione sanità, circa l’incidenza della famigerata Quota 100 sugli organici della sanità in Liguria. Se è vero che si sono persi centinaia e centinaia di posti di lavoro negli ultimi 4 anni, e altri se ne perderanno in futuro a causa dei pensionamenti, la risposta che 871 assunzioni siano già state autorizzare appare ben poca cosa rispetto al disagio vissuto, tanto dall’utenza quanto dalle lavoratrici e dai lavoratori.

In conclusione: invece di continuare a parlare di “ricognizione dei bisogni”, questa giunta dovrebbe aver già colmato le carenze di organico. Ma forse questo obiettivo non è coerente col disegno di smantellamento di settori della sanità pubblica nel nostro territorio». Lo dichiara il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino, replicando alle affermazioni di ieri dell’assessore Viale in merito alle carenze di organico denunciate dalla CGIL in conferenza capigruppo.

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