News14 luglio 2019 17:20

Breve ritratto di un "presunto" assassino

Una nostra Lettrice conosceva bene Domenico "Mimmo" Massari, l'assassino di Deborah Ballesio, fratello di quel Pasquale "Lino" Massari del ristorante T-Rex. Pubblichiamo la sua lettera

Domenico Massari

Domenico Massari

In tanti a Savona conoscono Mimmo Massari.

54 anni, famiglia di origine pugliese, cresciuto alle Fornaci il quartiere sul mare di Savona, secondo di tre fratelli e figlio di un commerciante di ortofrutta.

Le estati in spiaggia di fronte a Villa Zanelli, con gli amici quattordicenni.

Un passato da calciatore di buon talento, pare “attenzionato” anche dall’Inter ma messo ben presto in secondo piano dalla frequentazione di ambienti poco raccomandabili.

Un’esistenza turbolenta addolcita dal matrimonio con Deborah, con cui aveva aperto un locale ad Altare investendo un ingente somma.

Con la fine del matrimonio si erano aperti gli inevitabili contrasti legati alla restituzione del denaro impegnato da Massari, stante che l’ex moglie era la sola intestataria dell’attività.

Non riuscendo ad ottenere riscontro alle sue istanze, nel dicembre 2015 Massari appicca un incendio allo stabile dove ha sede il locale della moglie, e alla di lei abitazione, gesto a seguito del quale patteggia una condanna a 3 anni e mezzo.

Il fratello, nel frattempo, finisce nei guai. Su La Stampa del 13 marzo 2019 si legge:

“Pena ridotta in Appello per Pasquale «Lino» Massari, il ristoratore savonese di 56 anni che era stato arrestato con le accuse di violenza sessuale pluriaggravata e sequestro di persona nei confronti di una tredicenne. Questa mattina l’uomo, che era difeso dagli avvocati Luciano Chiarenza e Elena Grignaffini, è stato condannato a due anni e sei mesi. A Savona, in udienza preliminare (sentenza del giudice Francesco Meloni), la pena era stata di cinque anni e quattro mesi con il rito abbreviato.
Massari (attualmente ai domiciliari), che era il gestore del «T-Rex» di via Giacchero a Savona (il locale dove si erano consumati gli atti sessuali), era accusato di aver dato un abbraccio ed un bacio alla ragazzina (non c’era stato nessun rapporto completo o abuso).”

Lo scorso anno, lasciato il carcere, Mimmo Massari era tornato a perseguitare Deborah, con minacce ed appostamenti, tanto che lei aveva aveva sporto denuncia per stalking e a Massari era stato applicato un provvedimento restrittivo che lo obbligava a non avvicinarla.

Ieri notte il tragico epilogo di una tragedia annunciata.

Con una sequenza degna di una fiction, sabato sera si è presentato nel locale sulla spiaggia di Zinola dove l’ex moglie si stava esibendo in un karaoke. Giunto dal bagnasciuga per sfruttare l’effetto sorpresa le si è avvicinato e le ha chiesto “ti ricordi di me?” scaricandole addosso 5 colpi di pistola, per poi fuggire facendo perdere le proprie tracce…

La moglie subito soccorsa dai presenti sotto choc, è spirata prima dell’arrivo dei soccorsi, dell’uomo si sono perse le tracce ed è stato inoltrato un provvedimento di cattura oltre alla diffusione di foto segnaletiche e ad una richiesta di collaborazione ai media per agevolarne la cattura stessa.

Diverse le ipotesi per l’uomo che da diverse ore è latitante, si teme che possa aver agevolmente raggiunto la Francia dato che lo svincolo autostradale si trova a 100 metri dal luogo del delitto e che in meno di un ora è possibile raggiungere il confine.

Qualcuno propende per un nascondiglio sicuro in città o nell’entroterra...

Sui social network si ipotizza che l’uomo possa essersi tolto la vita dopo aver realizzato l’enormità del suo gesto, che di fatto lo espone ad una condanna all’ergastolo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

Ma chi lo conosce bene esclude questa eventualità...

CTR

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