Grida di giubilo: quanti teu!
Giusto, per carità: visto che si è scelto di sacrificar le nostre coste non solo al dio cemento, ma anche alla semi-dea logistica, almeno che si lavori.
L’unico problema sta proprio nella parola.
Logistica.
Sì, perché TEU significa “unità equivalente a un container da 20 piedi”.
20 piedi = 6,096 metri. Pieno o vuoto.
Quanto di tutto questo si muove su su ferro, e quanto su gomma? Duecentoquarantamila camion sulle strade e (auto)strade liguri in un mese forse non ci saranno stati.
Ma tanti sì, di sicuro.
Li abbiamo visti, e soprattutto respirati.
Su ferro si sa, dato lo stato delle nostre ferrovie, non si muove poi molto.
Il dato dei teu movimentati aumenterà, se la piattaforma intermodale di Vado Ligure lavorerà: cosa che a questo punto tutti ci auguriamo, dal momento che ormai è stata costruita, in barba alle obiezioni (sacrosante) di Italia Nostra, dell’ingegner Sirito e degli ambientalisti tutti, nonché di diverse forze politiche.
Insomma ci saranno i container, si spera, ma mancherà la logistica.
Cuneo, Torino, Alessandria.
Così vicine e così lontane.
Come tutto il resto.
Devi andare ad Albenga? Ti conviene portarti l’acqua e un panino.
Cogoleto? Ti raccomandi ai santi, se ci credi. L’A10 è lì a ricordarti tutte le preghiere.
Il tutto mentre le voragini dell’Aurelia Bis, “grande opera” de noantri, ci guardano ironiche, e a volte sembra quasi che dal cantiere esca roboante una solenne pernacchia (www.lanuovasavona.it/2019/06/09/leggi-notizia/argomenti/contromano-1/articolo/grazie-a-tutti.html).
E a proposito di santi, ci rivolgiamo ai Signori delle Movimentazioni: già che avete fatto il miracolo del boom-container nei porti di Savona e Genova, fatene anche un altro. Si chiama “infrastrutture”, e da quello dipende la salute pubblica e la sicurezza di tutti noi vostri umili servitori.