Con la diagnosi ed il primo intervento della dottoressa Doria e le cure della volontaria Silvia è guarito e pesa ora 700 grammi, dopo averne recuperati 200 in quindici giorni; ed ogni tanto si esibisce in una strana danza, di gioia probabilmente, in attesa di tornare libero: qui il video https://www.facebook.com/enpa.savona/videos/2378820982442511/
Gli aironi cenerini, come marangoni e cormorani, hanno cominciato a diventare stanziali nell’entroterra savonese perché trovano facile cibo nei torrenti in cui la regione Liguria e le associazioni dei pescatori liberano periodicamente il cosiddetto “materiale ittico”; cioè poveri giovani pesci, di solito trote, acquistati in allevamenti per divenire facili prede dei pescatori sportivi senza alcuna sensibilità verso l’ambiente; animali che hanno via via sostituito la preziosa fauna ittica originaria azzerando la biodiversità di laghi e torrenti; ma al peggio non c’è mai fine ed è recente la notizia che la regione Liguria intende riattivare l’impianto di allevamento ittico di Bormida, forse utilizzando, assurdamente, i contributi dell’Unione Europea per la difesa della biodiversità: incredibile!