Dovrebbe essere chiara a tutti l’arroganza che emerge, neppur tanto velatamente, da questa frase “colta”.
La Corte dei Conti non è un segretario politico, governatore: è molto di più.
Sappiamo che il lavoro dei Costituenti non è particolarmente gradito, in questo periodo storico, ma ci permettiamo di citare dagli articoli 100 e 103 della Costituzione della Repubblica Italiana: “La Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, e anche quello successivo sulla gestione del bilancio dello Stato. Partecipa, nei casi e nelle forme stabiliti dalla legge, al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. Riferisce direttamente alle Camere sul risultato del riscontro eseguito. [...] Ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge.”
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