Il brioso manager d’oltreappennino, intervistato da Bruno Lugaro sul Decimonono, alla domanda se abbia notato quanto sia sporca Savona dichiara lieve: “Non ho visto una situazione drammatica, anche se è vero che il mio sopralluogo si è limitato alle vie centrali. Avrò modo di farmi un’idea più chiara nei prossimi giorni. Datemi il tempo”.
E glielo diamo, ci mancherebbe altro.
Sono anni che diamo tempo, sperando che qualcuno raccolga la rumenta dalle strade.
Per non esser troppo crudeli col nostro futuro concittadino (verrà qui, no? O lavora da remoto?) per oggi non gli mostriamo foto di Villapiana coi bidoni scoperchiati davanti alle gastronomie, dei topi e degli scarafaggi, dei bidoni svuotati - se va bene - lasciando in strada tutta la spazzatura che li contorna e tutta quella che cade durante il prelievo, dei cocci di bottiglia abbandonati per settimane.
Gli facciamo vedere solo un angolino della Darsena, il celebre “biglietto da visita” made in Costa che dovrebbe accogliere in Città con tutti gli onori i turisti scesi dalle navi. Ieri l'accoglienza era questa.
Coraggio dottor Tapparini, la strada è in salita ma ce la farà.
Siamo tutti con lei.