Salute & Veleni13 settembre 2019 12:41

Incendio all'Italiana Coke, le opposizioni chiedono chiarezza

Pubblicati dati allarmanti, che riportano come le analisi effettute dall'Arpal abbiano registrato un picco di benzene che da 0,26 è balzato a quota 16,9, ossia oltre tre volte il limite di 5 microgrammi/metro cubo. Richiesta convocazione urgente della Commissione ambiente

Incendio all'Italiana Coke, le opposizioni chiedono chiarezza

"RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE A SEGUITO DELL'INCENDIO CHE HA INTERESSATO L'ITALIANA COKE E DEL SUPERAMENTO DEI LIVELLI DI BENZENE 

I sottoscritti consiglieri comunali Giorgia Ferrari, Roberta Beltrame, Nicolò Lovanio, Alberto Poggio e Matteo Pennino:

-visto l'incendio divampato nello stabilimento di Italiana Coke il giorno 8 settembre scorso;

-alla luce dei miasmi molto forti e fastidiosi che hanno interessato la nostra Città per diverse ore e che sono stati segnalati dai residenti, allarmati per quanto accaduto e per le conseguenze di tali odori

-lette le notizie discordanti e contraddittorie apparse sui quotidiani, dove il giorno 10 settembre si legge: “Ieri intanto l'Arpal ha inviato al Comune, e per conoscenza all'Asl, gli esiti dei controlli effettuati con le centraline collocate vicino alla cokeria, che hanno evidenziato un leggero superamento rispetto al limite massimo annuale di benzene e toluene” (Il Secolo XIX del 10/9/19), mentre il giorno successivo sono stati pubblicati dati allarmanti, che riportano come le analisi effettute dall'Arpal abbiano registrato un picco di benzene che da 0,26 è balzato a quota 16,9, ossia oltre tre volte il limite di 5 microgrammi/metro cubo

-alla luce dell'assenza di informazioni tempestive e delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Paolo Lambertini, che rimarca di non essere stato avvertito dall'azienda

-visto che, ad oggi, non vi sono spiegazioni ufficiali da parte del sindaco su quanto accaduto, che si apprende solo dalla notizie riportate sugli organi di informazione e  i cittadini non sanno ancora quali siano state le conseguenze sull'ambiente e sulla salute degli sforamenti di sostanze inquinanti dovuti all'incendio

CHIEDONO

la convocazione urgente della commissione consiliare ambiente, affinché vengano fornite a tutti i cittadini le informazioni corrette sulle cause dell'incendio, sulle conseguenze dello stesso in termini ambientali e sanitari, sulle procedure che il Comune intende attivare con l'azienda per una maggiore prevenzione a tutela dei cittadini."

I Verdi liguri: "Questa è la richiesta di convocazione urgente della Commissione Consiliare del comune di Cairo Montenotte presentata da esponenti del PD, Liste civiche e Verdi/Europa verde.

Se inseriamo questo episodio molto grave all'interno della vicenda piu' complessiva della Cokeria a cui aggiungiamo la pericolosissima vicenda della diga di San Giuseppe e rammentiamo - tanto per restare in zona - i nomi di ACNA, cartiera di Murialdo, ex Mazzucca,...bisogna chiedersi dove viva la Giunta di centrodestra di Cairo Montenotte, che non ha voluto dichiarare l'emergenza climatica.

E soprattutto perché, mentre nella Bormida Piemontese si festeggia giustamente il riconoscimento del territorio come patrimonio UNESCO, in Liguria non si abbia il coraggio di prendere atto della grave situazione ambientale e della necessità di avviare una radicale bonifica e soprattutto favorire l'insediamento di aziende non inquinanti ed appartenenti alla green-economy.

Verdi Liguria

com

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