News07 ottobre 2019 10:47

Autostrade / Acerbo (PRC-SE): Benetton indifendibili, revoca concessioni atto dovuto

Le notizie delle ultime ore relative al fatto che anche dopo il crollo del Ponte Morandi siano state alterate relazioni sullo stato di sicurezza di ponti e viadotti non fanno che confermare il quadro desolante della gestione privatizzata delle nostre autostrade. Le società dei Benetton sono indifendibili, la revoca delle concessioni è un atto dovuto

Autostrade / Acerbo (PRC-SE): Benetton indifendibili, revoca concessioni atto dovuto

Il governo non faccia il furbo con una revochina di una tratta. Non si possono lasciare concessioni in mano a chi ha accumulato profitti senza garantire adeguata manutenzione e sicurezza giungendo persino a falsificare relazioni - secondo quanto emerso sulla stampa.

La revoca è doverosa per rispetto delle vittime della strage e della dignità del nostro popolo che non può essere ulteriormente umiliata da lobby potenti che hanno goduto della complicità della politica che ha reso evanescenti i controlli e ha consentito posizioni di rendita monopolistica che nulla hanno a che fare con il tanto decantato mercato.

Invitiamo gli ignavi e i furbi a rileggere le parole del Presidente della Repubblica nell'anniversario della strage di Genova.

Il Presidente Mattarella è abituato a soppesare con prudenza i giudizi e non è certo schierato ideologicamente contro le privatizzazioni, anzi fece parte dei governi che sciaguratamente le decisero.

Il presidente parlò a proposito della tragedia del crollo del Ponte Morandi di “dolore causato da incuria, omesso controllo, consapevole superficialità, brama di profitto”.
E' evidente anche al Presidente che vi sono responsabilità della società concessionaria dell'autostrada.

La rivendicazione della revoca della concessione di Atlantia non ha nulla di estremista o ideologico come troppi vogliono far credere.

Noi di Rifondazione Comunista rivendichiamo con orgoglio di essere sempre stati contrari alla privatizzazione delle autostrade e continuiamo a sostenere necessità di tornare alla gestione pubblica.

Diciamo a PD, centrodestra e M5S che la si smetta di mettere la politica e le istituzioni al servizio della lobby dei concessionari privati.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea


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