News13 ottobre 2019 15:49

Lavoro nero, morti bianche: e l’agenzia nazionale non decolla

Una Marcinelle ogni trimestre: questo dicono i numeri dei morti sul lavoro in Italia. Più di settecento lavoratori, da gennaio a oggi, non sono tornati a casa, punteggiando il Paese da nord a sud di croci, da aggiungere a quelle che ricordano gli oltre 16mila decessi sul lavoro censiti dal 2009 ad ora

Lavoro nero, morti bianche: e l’agenzia nazionale non decolla

17mila morti in dieci anni: un numero che, se fosse dovuto a qualche patologia, aprirebbe convegni medici, infiammerebbe dibattiti e avvierebbe innumerevoli ricerche scientifiche.

E qui cosa si fa, oltre a ricordare ogni 13 ottobre questa mattanza insensata? 

Dal 2017, l’Ispettorato nazionale del lavoro avrebbe dovuto coordinare Inps e Inail nelle attività di vigilanza. 

La nuova Agenzia avrebbe dovuto accorpare le funzioni precedentemente suddivise tra tre enti, Inps, Inail e Ministero del Lavoro, per il controllo del rispetto delle regole da parte di dipendenti e datori. 

All’ispettorato nazionale del lavoro sono state attribuite funzioni di coordinamento, controllo e vigilanza su contribuzione e assicurazione obbligatoria e sul rispetto della normativa in materia di sicurezza. Per contrastare il lavoro nero, l’agenzia avrebbe dovuto poter contare su una banca dati telematica.

Adesso, a distanza di quasi tre anni, cosa è rimasto di questa iniziativa? “Un'agenzia con tre teste, che continua a viaggiare secondo sistemi antiquati e con burocrazia elefantiaca”: così definisce la situazione un ispettore del lavoro, a commento di una petizione lanciata da alcuni suoi colleghi su change.org.

L’Ispettore del Lavoro, si legge su change, “lavora da sempre con armi spuntate, mentre tutte le forze politiche dicono di voler combattere il lavoro nero e le morti bianche.
Intanto il lavoro nero continua a dilagare, il caporalato si è diffuso anche al Nord e non è più un fenomeno presente solo in agricoltura, i lavoratori continuano a morire sul lavoro e le donne continuano a subire discriminazioni di genere.

Dal 1.1.2017 avrei dovuto ricevere la formazione per poter procedere al recupero dei contributi e dei premi assicurativi non pagati dal datore. 

Dal 1.1.2017 avrei dovuto avere la possibilità di accedere a tutte le banche dati utili per redigere celermente un verbale che comprendesse anche il recupero contributivo ed assicurativo. 
Insieme agli ispettori di Inps e Inail avremmo dovuto organizzare meglio il nostro lavoro per aiutare le lavoratrici e i lavoratori.
Quasi nulla, invece, è accaduto, perché la riforma dell'attività ispettiva sul lavoro è rimasta a metà, come un'opera incompiuta.”

Ecco. 

Voi siete qui, direbbe una cartina geografica agli italiani che volessero informarsi sullo stato dell’arte.

Il nero del lavoro, il bianco delle morti.

Ogni anno li ricordiamo, ogni giorno li dimentichiamo.

https://www.change.org/p/nunzia-catalfo-tuteliamo-insieme-il-mondo-del-lavoro?recruiter=false&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=psf_combo_share_initial&utm_term=psf_combo_share_initial&recruited_by_id=518a3ff0-e550-11e9-aff7-c7721101cffd&share_bandit_exp=initial-18164550-it-IT&share_bandit_var=v1&utm_content=fht-18164550-it-it%3Av3

LNS

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