News07 dicembre 2019 07:45

Cercasi regime

Metà Italia, secondo il Censis, desidera l’uomo forte che governi “senza doversi preoccupare di parlamento ed elezioni”. Tradotto, una dittatura

Cercasi regime

Se il 48% degli italiani la pensa così, il dato sale tra gli operai: l’uomo solo al comando è il sogno di larga parte della categoria sociale che arginò quel rischio per un intero secolo.

Insomma la classe operaia non è andata in paradiso, e adesso sogna governi muscolari, per non doverci più pensare.

Il progressivo indebolimento dell’istruzione che fu servizio pubblico ha funzionato.

E a ogni tornata elettorale cresce l’astensione: quel parere da esprimere nell’urna, un diritto costato molto denso sangue, resta appannaggio delle truppe cammellate, dei pagati, degli scambisti elettorali. 

E dei furiosi.

Sembra definitivamente tramontato il tempo in cui se qualcosa non andava bene si cercava di cambiarla, magari aggregandosi in gruppi che avevano il nome di partiti. 

Possibile che a difendere una democrazia esausta restino solo le sardine?

Il fenomeno è studiatissimo.

C’è chi si chiede se queste manifestazioni siano un fuoco fatuo.

Chi teme che il pesce pilota che guida il branco delle sardine abbia forma di squalo.

Chi spera che i pesciolini sotto le cattedrali possano essere una risposta esauriente da contrapporre al desiderio dell’uomo forte.

Ne avranno la forza? Crediamo di no.

Però la piazza come forma di protesta e di richiesta politica non esisteva più in Italia fino a un mese fa, quando le sardine hanno gremito Piazza Maggiore e poi altre decine di città italiane. 

E queste migliaia di persone che manifestano in piazze desolatamente vuote da quindici anni non esprimono una risposta, ma una richiesta. 

Non vogliono bandiere, ma la loro è una domanda assolutamente politica, l’opposto dell’antipolitica del “tutti appesi” che ci mostravano le ultime piazze che abbiam visto, quelle a 5 stelle.

Non hanno un programma! strillano tutti.

Vero. Però almeno sanno cosa non vogliono. Non vogliono fascismo, razzismo, discriminazioni, cemento.

“Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo” scriveva Montale. 

E il poco è pur sempre più del niente a cui siamo tragicamente abituati.

I partiti che si definiscono democratici fanno bene a scendere in piazza con loro, guai se non lo facessero.

Non cerchino però di mangiarle: le ascoltino piuttosto, per capire cosa chiedono. 

E forse sentiranno che chiedono il rispetto di quei valori che loro hanno paura perfino di citare.

E se le ascolteranno davvero e faranno di conseguenza, magari quel 48%, col tempo, si ridurrà. 

 

G.S.

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