Osservare senza vedere è la situazione in cui si trova chi studia gli esopianeti, cioè quei pianeti esterni al sistema solare che orbitano intorno ad altre stelle della nostra galassia.
È cosa estremamente difficile eppure gli astronomi ne hanno già scoperti oltre 7.000 e gli astrofili più esperti e con buoni telescopi, grazie allo sviluppo della tecnologia delle moderne fotocamere digitali, sono in grado di fare osservazioni e misurazioni di grande valore scientifico. Un pianeta in confronto ad una stella è una piccola roccia scura, in molti casi ha una superficie fra mille e diecimila volte più piccola della stella, è esattamente come provare ad osservare un moscerino che vola intorno ad un lampione da una distanza di duecento chilometri.
Eppure ci si può riuscire: quando il pianeta passa davanti alla stella si può osservare una piccola ma percettibile diminuzione di luminosità della stella e così, senza vederlo, possiamo misurare la velocità del pianeta e il suo diametro, determinarne la sua massa, la densità e la distanza dalla stella, quindi ipotizzare la sua temperatura e se può essere più o meno abitabile.