Mezza politica18 dicembre 2019 18:06

Legge elettorale: Vaccarezza si dimette da Presidente della I Commissione

Linea Condivisa: “Così tutto è rinviato a gennaio: evitiamo strumentalizzazioni e modifiche dell’ultimo minuto”. I Democratici: "Funerale della modifica alle legge elettorale per implosione della maggioranza. Siamo disponibili fin da subito a riprendere i lavori"

Legge elettorale: Vaccarezza si dimette da Presidente della I Commissione

«Per motivi istituzionali non ho potuto partecipare alla I Commissione odierna, ma prendo atto delle dimissioni del consigliere regionale Angelo Vaccarezza dal suo incarico di Presidente di I Commissione - dichiara il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino - Il motivo? La modifica della legge elettorale della regione presentata da alcuni gruppi politici».

«Come Linea Condivisa riteniamo che i presupposti di tutte le proposte presentate fossero sicuramente positivi (abolizione del listino e conseguente introduzione della doppia preferenza di genere), ma manteniamo i nostri dubbi sul modificare la legge a 6 mesi dalle elezioni con una discussione a dir poco frammentata, che ha evidenziato problemi anche all’interno di alcuni fra i gruppi consiliari che hanno presentato le proposte».

«Oggi in commissione è completamente saltato il tavolo - prosegue Pastorino - e le ambiguità nella gestione della discussione hanno determinato le dimissioni del Presidente Vaccarezza e un rinvio a gennaio di tutta la discussione sulla legge elettorale».

«Vogliamo però ribadire due cose: siamo favorevoli all'eliminazione del listino e all'introduzione del doppio voto di genere, lo abbiamo detto da subito e lo confermiamo in un momento difficile della discussione come questo - conclude il consigliere Pastorino - Non siamo però disponibili a pasticci o a strumentalizzazioni, che potrebbero mettere in difficoltà il nostro sistema elettorale».

Così il gruppo del Partito Democratico:

"Oggi con rammarico constatiamo che si è celebrato il funerale della modifica della legge elettorale. La maggioranza ha dimostrato la sua debolezza, in una giornata che ha avuto due snodi fondamentali. In primo luogo la Lega si è tirata indietro arroccandosi sulle proprie proposte, non sostenute dalle altre forze di maggioranza. A questa posizione si è aggiunto il conflitto crescente fra le forze “totiane” e in particolare tra Cambiamo!, divisa anche al suo interno, e Forza Italia.

Con queste premesse era inevitabile che si arrivasse a una situazione di stallo. La conseguenza è che non si è potuti giungere ad oggi a un documento condiviso da una maggioranza qualificata (ricordiamo che servono 21 voti). Questo ha portato alle dimissioni di Angelo Vaccarezza, presidente della I Commissione, e della Sottocommissione, che avrebbe dovuto lavorare per un testo condiviso. Il Partito Democratico si è dichiarato disponibile fin da subito, vista la scadenza imminente del ciclo legislativo, a riprendere i lavori e a trovare un accordo più largo possibile tra le forze politiche, tenendo fermi i punti per noi fondamentali: abolizione del listino, inserimento della doppia preferenza, corretta redistribuzione dei seggi nell’ambito del premio di maggioranza."



LNS

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