News17 gennaio 2020 09:03

Legge elettorale: Salvini sconfitto, ma la porcata è dietro l’angolo

La Consulta ha cassato il referendum proposto dalla Lega, che avrebbe voluto dare un bel colpo di spugna alla Costituzione (abolire la Costituzione, si sa, è il principale passatempo dei nostri eletti). Toti furioso: “La Corte Costituzionale ha bocciato il referendum, richiesto anche dalla Regione Liguria (complimentoni, ndr) per una legge elettorale maggioritaria”

Legge elettorale: Salvini sconfitto, ma la porcata è dietro l’angolo

“Ora il rischio - prosegue il presidentissimo - è che la maggioranza parlamentare voti una legge proporzionale, che ci riporterà alla Prima Repubblica, consentendo ai partiti di accordarsi dopo il voto, alle spalle dei cittadini, mandando a Roma una serie di raccomandati senza nessuna esperienza sul territorio. (non come adesso, che a Roma non trovi un raccomandato manco a pagarlo, ndr)

La Consulta ha definito “eccessivamente manipolatorio” il referendum. Per noi eccessivamente manipolatorie sono solo le manovre di palazzo per non far votare e decidere i cittadini. 

Ma ormai va tutto al contrario!” conclude Toti in puro stile casalinga di Voghera, signora mia, il mondo va tutto alla rovescia.

Più sobrio il comunicato stampa del Partito Democratico che ricorda: “Purtroppo anche il nostro Consiglio regionale è stato coinvolto da questa becera operazione di propaganda, perché Toti si è sottomesso alle operazioni di bassa Lega del suo principale alleato: Salvini. E così è stata forzata ancora una volta la mano e si è utilizzata l’Aula per approvare un provvedimento incostituzionale. 

D’altra parte la maggioranza di centrodestra ligure non è nuova a questo genere di brutte figure, visto che Toti e co. vantano il record assoluto di leggi bocciate dalla Consulta (dalla legittima difesa alle case popolari). Tutte norme fatte per solleticare il proprio elettorato, ma palesemente in contrasto con la Costituzione. Vorremmo sapere quanto è costata ai cittadini liguri quest’ennesima farsa. Toti è sempre di più lo zerbino della Lega e ancora una volta la nostra Regione ha fatto una brutta figura per compiacere le smanie elettorali di Salvini”.

E questo è fuor di dubbio.

Il pericolo scampato del referendum leghista non deve però farci dimenticare che esiste ancora un problema grave, sulla legge elettorale di cui la plurirabberciata maggioranza di governo sta discutendo in questi giorni, tanto per far passare il tempo fino alle regionali in Emilia: la soglia di sbarramento al 5%.

Quella è una porcata vera. 

E se si ostinano a portarla avanti, non parlino mai più di Costituzione.

LNS

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