Paolo Berizzi (inviato di “Repubblica”, autore di libri di successo, attualmente sotto tutela in seguito a una serie di minacce e atti intimidatori) si mette sulle tracce dei segni di un fenomeno tanto diffuso quanto pericoloso: lo spettro di una nuova educazione fascista.
Esiste una trasmissione sotterranea, un passaggio tra le generazioni, che conserva il culto della violenza e della morte, l’ossessione razzista e xenofoba, la disciplina militaresca e la pulsione identitaria che già una volta nella storia italiana hanno formato una generazione di giovani.
È un’educazione che forma i costumi e la mentalità, è capillare e sfuggente.
Colpisce gli strati più deboli della popolazione, sostituendosi allo Stato dove questo non arriva.
Ai concerti, fuori da scuola, nelle sagre, nelle feste di paese e negli stadi i gruppi neofascisti (primi fra tutti Forza Nuova e Casa Pound) da Nord a Sud hanno costruito un tessuto sociale parallelo poco visibile, nel quale la violenza squadrista per difendersi dall’invasione degli immigrati è sempre più accettata, e le vittime più esposte alle regole della nuova educazione sono i ragazzi.
L'educazione di un fascista
(Feltrinelli Editore)
Introduce Franco ZUNINO
A cura di Libreria UBIK, ARCI, ANPI