News22 marzo 2020 08:11

Luminosa e poco chiara

Ormeggiare in pieno centro città una nave dove si sospettano centinaia di potenziali casi di coronavirus è stato folle, e lo abbiamo stradetto: in più la poca chiarezza delle comunicazioni ai cittadini non aiuta certo a mantenere la calma. Dall'Autorità Portuale, manco a dirlo, neppure una riga di comunicazione su cosa sta accadendo mentre il Sindaco, massima autorità sanitaria locale, comunica direttamente attraverso il proprio profilo facebook

Luminosa e poco chiara

Ilaria Caprioglio scriveva ieri sera alle undici e mezzo (su facebook): “Ho preteso garanzie prima dell'arrivo della nave Costa Luminosa, la garanzia dello sbarco dei passeggeri in sicurezza e la partenza della nave entro 48 ore.

Come Autorità Sanitaria Locale dovevo tutelare i Cittadini savonesi ma anche quei Cittadini savonesi che erano passeggeri sulla nave Luminosa e con i quelli sono stata in contatto in questi giorni per aggiornarli e sostenerli.”

Regione Liguria, più istituzionalmente, mandava un comunicato stampa: “Il nostro obiettivo è arrivare da domenica sera con un migliaio di persone a bordo, in gran parte membri dell’equipaggio oltre a 188 passeggeri residenti in Paesi esteri non raggiungibili a causa del blocco dei voli. Queste persone saranno gestite dalla task force nazionale sanitaria e di protezione civile, senza gravare in alcun modo sul sistema sanitario ligure, già fortemente sotto pressione”. 

A bordo, lo ricordiamo, ci sono 84 persone sintomatiche in isolamento obbligatorio in cabine dedicate. 

Dovrebbe esser stato completato in nottata il trasferimento di 110 italiani residenti in parte in Liguria e in parte nelle altre regioni del centro e nord Italia e di 87 cittadini svizzeri, insieme a 2 venezuelani residenti in territorio elvetico. 

Stamattina è previsto un analogo trasferimento per altri 55 italiani, residenti nel centro-sud del Paese seguiti, nell’arco della giornata, da 276 passeggeri europei con rientro organizzato direttamente da Costa Crociere. 

Per quanto riguarda l’equipaggio, delle oltre 800 persone complessive, verranno fatti sbarcare con trasporti protetti i 63 italiani, sempre a carico di Costa in quanto non ritenuti essenziali per il funzionamento della nave.

L’assessore Giampedrone aggiunge che “Tutti coloro che, passeggeri e equipaggio, rimarranno a bordo dovranno essere gestiti esclusivamente dalla task force nazionale sanitaria e Protezione civile. Per loro andrà trovata una soluzione al di fuori del territorio ligure, come concordato oggi al tavolo di emergenza nazionale”.

Quindi insomma, a quanto si evince dalle dichiarazioni del Comune e della Regione a bordo restano un migliaio di persone, ma la nave dovrebbe lasciare il porto di Savona entro la fine delle 48 ore previste.

O almeno ce lo auguriamo, visto che ci chiediamo chi mai potrebbe controllare, a Savona, mille persone che non parlano neppure italiano e che ieri sera erano a fare capannello sul ponte inferiore della nave fumandosi una sigaretta. 

Se restano qui cosa fanno quando han finito le sigarette, vanno a comprarle in via Paleocapa?

Infine, una preghiera alle Autorità locali e pure nazionali: inviate comunicati stampa univoci e chiari, non costringeteci a venir a cercare le notizie sui social network e a fare ogni volta un fact checking, parlate alla Nazione quando avete i provvedimenti firmati e non prima.

Che siano giorni duri è evidente, ma lo sono anche per i cittadini.

 

LNS

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