News30 marzo 2020 18:00

Coronavirus, gli aggiornamenti

Non possiamo iniziare il resoconto della giornata senza un cenno a quanto sta avvenendo in Ungheria, dove il presidente Viktor Orban ha ottenuto i pieni poteri, complice l’emergenza planetaria in corso

Coronavirus, gli aggiornamenti

Quel che accade nel Paese europeo non può e non deve lasciarci indifferenti, perché le tentazioni autocratiche rischiano di moltiplicarsi in tutte le comunità soggette adesso a restrizioni delle libertà personali in nome del diritto alla salute e alla vita. È importante ricordare, ora, che deve essere solo quel diritto superiore a poter comprimere le libertà sancite dalle Costituzioni nazionali. Si spera che, almeno su questo, quel che rimane dell’Europa prenda una posizione netta

Adesso diamo spazio ai consueti bollettini.

La situazione in Liguria 

Sono 2758 le persone positive al Covid-19 in Liguria, 113 in più rispetto a ieri. Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e il ministero, dei positivi totali, 1317 sono gli ospedalizzati, di cui 175 in terapia intensiva, sono al domicilio 1064 persone (30 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 377 (9 più di ieri).

I guariti con due test consecutivi negativi sono 60 (8 più di ieri), le persone decedute dall’inizio dell’emergenza sono 397 (20 più di ieri).

 I 1317 ospedalizzati sono così suddivisi:

 ·       Asl 1 - 215 (24 in terapia intensiva)

·       Asl 2 - 181 (31 in terapia intensiva)

·       San Martino – 283 (44 in terapia intensiva)

·       Evangelico – 68 (8 in terapia intensiva)

·       Galliera – 143 (17 in terapia intensiva)

·       Gaslini - 1

·       Asl 3 Villa Scassi – 202 (21 in terapia intensiva)

·       Asl 3 Colletta di Arenzano/Gallino Pontedecimo – 6 

·       Asl 4 – 75 (10 in terapia intensiva)

·       Asl 5 - 143 (20 in terapia intensiva)

 

Le persone in sorveglianza attiva sono 3330, così suddivise:

·       ASL 1 - 710

·       ASL 2 - 756

·       ASL 3 - 894

·       ASL 4 - 401

·       ASL 5 - 569

La situazione in Italia

Calano ancora i contagi in Lombardia, dove però si registrano oggi 448 morti.

E' di 1.648 l'incremento delle persone contagiate.

I deceduti nelle ultime 24 ore sono 812.

I guariti oggi sono 1.590, il numero più alto di guarigioni da quando è iniziata l'emergenza.

Il prof. Locatelli assicura che il calo dei positivi è accertato dal numero dei tamponi, che non è diminuito rispetto a quello dei tamponi effettuati negli scorsi giorni. Nelle aree di Lodi e Bergamo il numero di eventi respiratori infettivi per i quali sono stati chiamati mezzi di soccorso è marcatamente ridotto, di circa la metà rispetto ai giorni centrali del mese.

Questo, afferma Locatelli, ci rassicura sull'effetto importante delle misure imposte. Necessario quindi continuare ad aderire a queste norme.

Sono stati attivati sei studi clinici e altri due hanno avuto il parere favorevole dell'AIFA, e verranno attivati tra poco.

Due particolarmente importanti, dice Locatelli: quello promosso dall'OMS per testare diversi approcci per prevenire la replicazione virale che arruolerà molti pazienti e darà risposte solide sull'efficacia delle varie strategie farmacologiche, e un altro studio che investirà i pazienti gestiti a domicilio.

I test sierologici saranno importanti per definire la percentuale, nelle varie aree geografiche, di soggetti che presentano anticorpi nel sangue, per determinare la diffusione e ottenere informazioni sulla immunità di gregge, e poter fare così ripartire le attività produttive del Paese.

La comparsa degli anticorpi ha una certa latenza rispetto alla comparsa dell'infezione e dei sintomi: serve prevalentemente per definire il tasso di sieroprevalenza e informazioni utili per valutare il rapporto tra soggetti sintomatici e asintomatici.

Nel frattempo è ormai chiaro che nulla riaprirà il 3 aprile, in Italia: "Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione". Così ha parlato in serata il ministro della Salute Roberto Speranza.

LNS

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