Da martedì 24 a venerdì 27 dicembre, "The farewell - una bugia buona" di Lulu Wang, commedia drammatica tenera e dissacrante che, muovendosi dall'America verso la Cina, intreccia l'ironia delle bugie con il racconto toccante di ciò che in famiglia tiene uniti.
Giovedì 19 dicembre alle ore 17.00, l'ultimo appuntamento con "Metaschermo", la rassegna cinematografica creata da sei studenti delle scuole superiori, dedicata a un pubblico aperto che vuole allargare il proprio sguardo. La proiezione a ingresso libero verrà presentata dai ragazzi stessi. Chiude la rassegna "Lazzaro felice" di Alice Rohrwacher, nostra ospite in sala tramite collegamento Skype!
Alle ore 21.00, poi, il nuovo ciclo cinematografico "Giovedì di genere - giovedì de/generi" a cura del nostro Roberto "Keller" Veirana: un appuntamento mensile con tutto ciò che esce dalle regole sia del cinema commerciale odierno che dalle strette maglie dell'autorialità. Il secondo appuntamento è con "Fulci for fake": il cinema, la vita e l'universo di Lucio Fulci tornano sul grande schermo per la regia di Simone Scafidi, che dirige il primo biopic sulla vita del regista romano tanto caro a Hollywood (citato da registi del calibro di Guillermo Del Toro, Eli Roth, Sam Raimi e Quentin Tarantino) e venerato in tutto il mondo come 'The Godfather of Gore'. Ingresso aperto a tutti 8 euro, tesserati arci 6 euro, soci sostenitori 5 euro.
ven 20 dicembre (15.30 - 21.15)
sab 21 dicembre (17.30 - 20.30 - 22.30)
dom 22 dicembre (15.30 - 17.30 - 20.30 - 22.30)
lun 23 dicembre (15.30 - 18.00 - 20.30)
Il mistero Henri Pick
(Le mystère Henri Pick)
di Rémi Bezançon
con Fabrice Luchini, Camille Cottin
Francia/Belgio 2019, 100'
Chi è Henri Pick? Molti risponderebbero che è l'autore di un romanzo eccezionale, scoperto per caso in una misteriosa biblioteca nel cuore della Bretagna e diventato in brevissimo tempo un bestseller. Ma Henri Pick in realtà è - anzi, era - un semplice pizzaiolo, scomparso due anni prima, e la vedova giura e spergiura di non averlo mai visto scrivere nulla più della lista della spesa. Qual è la verità? Sospettando un caso costruito a tavolino, il critico letterario Jean Michel Rouche, affiancato da Joséphine Pick, figlia di Henri, inizia a indagare.
Una particolare biblioteca nasconde nei meandri della struttura una stanza con centinaia e centinaia di manoscritti mai pubblicati. Ognuno di loro rappresenta un capolavoro mancato, una sorpresa, un vero e proprio caso letterario. Come è accaduto per "Les dernières heures d'une histoire d'amour", una storia che racconta la fine di una relazione e l'agonia dello scrittore russo Pushkin. Il suo autore si chiama Henri Pick e la sua professione principale è il pizzaiolo. Bastano questi pochi elementi per scatenare una caccia all'autore senza tregua. Protagonista suo malgrado diventa il critico letterario Jean-Michel Rouche, interpretato magistralmente da Fabrice Luchini, che balza all'attenzione del pubblico per i suoi sospetti che la paternità del libro sia falsa. Da quel momento parte la sua battaglia per la verità, che lo vede contrapposto alla figlia del presunto autore, Joséphine. Il film, che apparentemente nasce come una sorta di poliziesco, si trasforma piano piano in un dramma comico surreale, dove snobismo intellettuale e profonda ostinazione per una presunta quanto bizzarra verità danno vita a una brillante riflessione su cosa sia oggi la letteratura, il libro e il mondo che ruota intorno a esso. Merito innanzitutto della carismatica interpretazione di Luchini, che congela il personaggio in una cornice incerta ma ostinata. "Il mistero Henri Pick", tratto dall'omonimo romanzo del francese David Foenkinos, diventa il cinico ritratto di un paese che ha smarrito la bussola. Una commedia piena di colpi di scena e rivelazioni inaspettate, proprio come un giallo della migliore tradizione.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?<wbr></wbr>v=ZoolpRiRs_A
mar 24 dicembre (15.30)
mer 25 dicembre (15.30 - 17.30 - 20.30 - 22.30)
gio 26 dicembre (15.30 - 17.30 - 20.30 - 22.30)
ven 27 dicembre (15.30 - 18.00 - 21.15)
The farewell - una bugia buona
di Lulu Wang
con Zhao Shuzhen, Awkwafina
USA/Cina 2019, 98'
Billi, nata in Cina e cresciuta negli Stati Uniti, scopre che all'amata matriarca, Nai-Nai, restano solo poche settimane di vita: in famiglia tutti lo sanno, ma hanno deciso di tenere nascosta la verità alla diretta interessata per farle vivere serenamente i suoi ultimi giorni. Così, con l'espediente di un matrimonio da celebrare in fretta e furia, tutta la famiglia - chi dall'America, chi dal Giappone - si riunisce a casa di Nai-Nai, a Changchun. Avventurandosi in un campo minato di aspettative e convenevoli famigliari, Billi scopre che ci sono molte cose da festeggiare davvero: la possibilità di riscoprire il Paese che ha lasciato da bambina, il meraviglioso spirito di sua nonna e il legame che continua a unirle.
Vivere in un paese ma essere originaria di un altro ha i suoi vantaggi ma può mettere a nudo la mancanza di un'identità precisa, l'esigenza della riappropriazione di radici che sembrano sfumare. Un tema particolarmente presente nella vita di Billi, che a sei anni è volata con i genitori dal nord della Cina a Brooklyn. A incarnarne vicende vissute e stati d'animo è la brava Awkwafina: la sua Billi si strugge di fronte a una realtà irreversibile ma anche alle trasformazioni urbane, che rendono ormai irriconoscibile la città dov'è nata. Uno dei film più apprezzati all'ultimo Sundance Festival e gran successo del cinema indipendente americano, il film è lieve nel delineare un quadro di commiato, trascurando i toni tragici ma senza edulcorare situazioni e interazioni; nel contempo non scivola mai nella commedia pura ma lascia che la leggerezza emerga dalla vita quotidiana, dal confronto tra persone che vivono in contesti culturali agli antipodi, così come i conflitti traspaiono con naturalezza in momenti di rancore, rivalsa, nostalgia. La regista si destreggia tra toni, lingue e sensibilità diverse, comunicando efficacemente lo stato d'animo della "sua" protagonista. Umorismo e catarsi, a cavallo tra due mondi, trovano entrambi un equilibrio che giova al risultato del film. "The farewell" celebra il ruolo che ognuno di noi ha nella famiglia e, insieme, il modo in cui la viviamo nel profondo, intrecciando l'ironia delle bugie in azione con il racconto toccante di ciò che in famiglia ci tiene uniti e ci rende più forti, spesso a dispetto di noi stessi.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?<wbr></wbr>v=P_u0vM6Afnc
gio 19 dicembre (17.00 - ingresso libero - in collegamento skype la regista Alice Rohrwacher)
Il collettivo "Camera, out!" e Nuovofilmstudio presentano
META-schermo
Rassegna cinematografica creata da sei studenti delle scuole superiori
Iniziativa realizzata nell'ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MIUR e MIBAC, con il patrocinio della Città di Savona
Il collettivo "Camera, out!" e Nuovofilmstudio sono lieti di presentare "Metaschermo", una rassegna cinematografica creata da sei studenti delle scuole superiori, dedicata a un pubblico aperto che vuole allargare il proprio sguardo. Le proiezioni, tutte a ingresso libero, saranno presentate dai ragazzi stessi. Ad arricchire due dei quattro incontri l'intervento via skype dei registi Jean-Pierre e Luc Dardenne e Alice Rohrwacher per soddisfare curiosità, scoprire i segreti del linguaggio cinematografico e lasciarsi affascinare dai loro racconti.
Quarto e ultimo appuntamento:
Lazzaro felice
di Alice Rohrwacher
con Adriano Tardiolo, Alba Rohrwacher, Tommaso Ragno
Italia 2018, 130' - ingresso libero - in collegamento skype la regista Alice Rohrwacher
La Marchesa Alfonsina de Luna possiede una piantagione di tabacco e 54 schiavi che la coltivano. In questa piccola comunità contadina si muove Lazzaro, un ragazzo ingenuo dalla bontà infinita, e svolge i suoi inesauribili compiti con la generosità che lo distingue dagli altri. Come saprà risorgere questo Lazzaro per continuare a testimoniare che il bene esiste, senza perdere il valore rivoluzionario della sua indole, in un mondo dove il lupo è più buono dell'essere umano che lo teme?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?<wbr></wbr>v=k5nM0w9Bq8c
gio 19 dicembre 21.00
Keller presenta "Giovedì di genere - giovedì de/generi"
"Giovedì di genere - giovedì de/generi" vuole essere un appuntamento mensile con tutto ciò che esce dalle regole sia del cinema commerciale odierno che dalle strette maglie dell'autorialità. Un punto della situazione su dove e come i generi cinematografici (che tanto negli anni 60 e 70 hanno generato cinema) stanno andando e si stanno evolvendo. Quindi cinema poco visto in sala, mai pervenuto in sala o - finalmente - riconsegnato alla sala. L'unico vero luogo deputato per il cinema e ogni sua manifestazione. Sia essa di genere o de genere. Ogni sera un'introduzione critica e ogni fine proiezione, ci auguriamo, un dibattito, uno scambio di parole e di pensieri per dare uno o più sensi all'esperienza collettiva della visione.
Fulci for fake
di Simone Scafidi
con Nicola Nocella
Italia 2019, 92' - ingresso aperto a tutti 8 euro, tesserati arci 6 euro, soci sostenitori 5 euro
Introduzione a cura di Roberto "Keller" Veirana
L'attore Nicola "Nick" Nocella, diretto da un misterioso regista danese di nome Saigon, deve documentarsi per interpretare il personaggio del regista Lucio Fulci. Per farlo incontra amici e colleghi di set, ma soprattutto le figlie Antonella e Camilla, conoscitrici profonde dell'opera del padre. L'arte, le passioni e il lato umano di Lucio Fulci, raccontati attraverso i suoi affetti, gli ex collaboratori noti o mai intervistati prima, riportando alla luce materiali fotografici, audio e video totalmente inediti.
A distanza di 40 anni dalla realizzazione del suo più grande successo internazionale, "Zombi 2", il cinema, la vita e l'universo di Lucio Fulci tornano sul grande schermo per la regia di Simone Scafidi, che dirige il primo biopic sulla vita del regista romano tanto caro a Hollywood (citato da registi del calibro di Guillermo Del Toro, Eli Roth, Sam Raimi e Quentin Tarantino) e venerato in tutto il mondo come 'The Godfather of Gore'. "Fulci For Fake" è la storia di un attore che deve interpretare Fulci in un film dedicato al regista. Protagonista del film è Nicola Nocella, già premiato ai Nastri d'Argento nel 2010 con "Il figlio più piccolo" di Pupi Avati, nel 2011 con "Omero bello di nonna", e tornato sul grande schermo con "Easy". Insieme a lui, nel film sono presenti le voci e i volti di Fabio Frizzi, Michele Romagnoli, Sandro Bitetto, Enrico Vanzina, Sergio Salvati, Michele Soavi, Paolo Malco, Berenice Sparano e Davide Pulici. "Si tratta di un film fatto del sangue fulciano, con la presenza, per la prima volta di entrambe le figlie del regista: Antonella, la primogenita, dotata di una cultura e di un'umanità degne del padre, che ha generosamente messo a disposizione della produzione materiali video di famiglia, e Camilla, immancabile assistente del padre sul set delle sue ultime produzioni", afferma Scafidi. "Antonella e Camilla sono le sole persone, forse, a conoscere a fondo il mistero del proprio padre, del quale portano inciso nell'anima e nel corpo i segni di un rapporto coinvolgente, impagabile, fatto di generosità quanto di assorbimento totale".
Trailer : https://www.youtube.com/watch?<wbr></wbr>v=Rn1RiPVcThw
Cose Belle19 dicembre 2019 07:45
Nuovofilmstudio: il programma della settimana
Questo fine settimana la sala presenta "Il mistero Henri Pick" di Rémi Bezançon: il film, tra giallo e commedia umana, è un omaggio alla letteratura e una riflessione sul mondo dell'editoria. Protagonista un magnifico Fabrice Luchini
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