Mezza politica01 maggio 2020 08:16

Pieni poteri per Novi Ligure

Ieri mattina abbiamo pubblicato due grafici della Fondazione Gimbe, che mostravano come la situazione del contagio in Liguria sia tutt’altro che rosea. Di questi grafici è stato chiesto conto a Toti da parte delle opposizioni in consiglio regionale: il presidente, per l’occasione epidemiologo, risponde che “il dato chiave per interpretare la situazione” è il numero dei ricoverati e che lo studio “non tiene in debita considerazione i differenti approcci regionali”. E chiede “piena potestà legislativa” per le Regioni

Pieni poteri per Novi Ligure

Così Toti: “I dati di oggi sono in linea con quelli dei giorni scorsi, l’epidemia sta flettendo in modo significativo, gli ospedalizzati calano di 22 unità, ed è questo il dato più importante. Anche sul fronte delle terapie intensive, siamo sotto i 70 ricoverati, a circa un terzo della disponibilità straordinaria messa in campo durante l’emergenza.

Sulla questione dei numeri, il report elaborato delle Fondazione Gimbe, secondo cui la Liguria si troverebbe ancora nella Fase 1, non tiene in debita considerazione i differenti approcci regionali relativi alle strategie di controllo attivate localmente. Per quel che riguarda la Liguria, la politica di estensione delle indagini diagnostiche a setting ad alto rischio, ovvero nei luoghi clinicamente più rilevanti come ad esempio le Rsa, ma non solo ovviamente, evidenzia e giustifica l’aumento dei casi rispetto alle indagini effettuate, sia in termini di incidenza sia di prevalenza. Una scelta che si traduce, nei fatti, in una più efficace prevenzione”.

“In pratica è evidente che sui tamponi che effettuiamo ogni giorno il numero dei positivi sia più alto che altrove, visto che andiamo a effettuare i tamponi in modo mirato, andiamo a cercare i contagiati nei posti dove è più possibile trovarli e su campioni che hanno bisogno di essere tenuti sotto stretto controllo. In questo modo conosciamo più nello specifico i soggetti che rischiano di infettare altre persone. Quello dei risultati dei tamponi non è indicatore con cui si misura la situazione su un certo territorio: il dato chiave è quello dei posti letto occupati, si tratta dell’unica misura coerente, e in Liguria calano i ricoverati sia in media intensità che in terapia intensiva”.

E pensare che ci sembrava di aver capito che la Regione avesse considerato sani d’ufficio l’85% del personale sanitario ligure, visto che solo al 15% è stato fatto il tampone. 

Ma sicuramente ricordiamo male noi.

“Sul fronte delle ordinanze - prosegue Toti - le ordinanze di Regione Liguria sono coerenti con il dettato del Dpcm. Manterremo le ordinanze inalterate per l’inizio della fase 2, dal 4 maggio alla settimana successiva, senza ampliamenti, ma a fronte di un impegno politico del Governo di considerare, nelle settimane successive al 4 maggio, un provvedimento che ridia piena potestà legislativa alle Regioni e garantisca la possibilità di emettere ordinanze anche differenziate da territorio a territorio”.

Pieni poteri per Novi Ligure.

LNS

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