Cultura14 maggio 2020 11:44

Dal letame nascono i fior (e i libri)

Venerdì 15 maggio Club Unesco Sanremo su facebook

Uno dei "luoghi da scoprire" a Genova, descritti nel testo di Gianni Dall'Aglio

Uno dei "luoghi da scoprire" a Genova, descritti nel testo di Gianni Dall'Aglio

Il Club per l’Unesco, sezione di Sanremo, di cui è presidente Ciro Esse, organizza regolarmente eventi culturali inerenti alle giornate mondiali Unesco. Il 23 aprile era la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’autore,  nota anche come “Giornata del libro e delle rose”; un evento patrocinato appunto dall’Unesco  per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright. Quest’anno la giornata avrebbe dovuto tenersi al Museo Civico di Sanremo. Fortunatamente la vice presidente Ersilia Ferrante non ha rinunciato alla presentazione in programma e da avvocato penalista si è trasformata (anche) in informatico… Riuscendoci! Attraverso una diretta facebook del club di Sanremo sabato 15 maggio alle ore 18 Gian Antonio Dall’Aglio presenterà il suo libro 111 Luoghi di Genova che devi proprio scoprire, edizioni Emons: (fotografie di Fabrizio Calzia e Martina Re) accompagnato dalla giornalista Giulia Cassini.

Gian Antonio Dall'Aglio, foto di Giulia Cassini

Commenta Giulia Cassini: «l’idea dell’editore era che i fruitori si muovessero tra un luogo e l’altro preferibilmente a piedi o con brevi spostamenti con i mezzi pubblici. Sono stati pertanto cancellati posti un po’ fuori mano come Villa Serra di Comago o l’Abbazia del Boschetto. Scelta giustissima dal punto di vista pratico, anche se un poco mi rammarico perché di “luoghi che devi proprio scoprire” ce ne sono moltissimi anche nelle numerose ex-città autonome che sono gli attuali quartieri periferici della Grande Genova. Figurano nel testo, invece, i luoghi che riguardano i cantautori genovesi, gloria culturale della città, a qualunque distanza dal centro si trovassero (per cui ecco Boccadasse, le strade di Pegli, la lontanissima stazione di Sant’Ilario)». La decisione di presentare un testo meritevole e interessante come questo, scritto da un giornalista e socio Unesco Sanremo, nonché delegato regionale FAI, è senz’altro importante specie in un momento come quello attuale in cui cantautori e personalità genovesi che hanno segnato la storia della città, e non solo, non vengono omaggiati come meritano: ricordiamo che è di pochi giorni fa la notizia dell’intitolazione del porticciolo di Nervi, con voto contrario delle opposizioni, a Luigi Ferraro, pioniere della subacquea ma anche «ufficiale mai pentito della Repubblica di Salò», come scrive Marco Preve su La Repubblica del 9 maggio. Un gruppo fb guidato e creato da Titta Car-Melita il 3 maggio aveva proposto di intitolare il porticciolo a Fabrizio De André

La giornata a cui è dedicata la presentazione di sabato del testo di Dall’Aglio si intitola “Il libro e le rose”: il nome si ispira a San Giorgio, protettore della Catalogna, martire cristiano deceduto il 23 aprile 303 d. C. a Nicomedia. I catalani il 23 aprile festeggiano la giornata degli innamorati, in cui le coppie (non solo di amanti) si regalano appunto rose e libri. San Giorgio venne utilizzato come iconografia anche durante la Rivoluzione d’ottobre con Lev Trotsky nei panni del santo, e la croce rossa di S. Giorgio figura nello stemma del Comune di Genova, in ricordo della bandiera della Repubblica genovese, utilizzata dai crociati e poi adottata da molte altre città non solo italiane. Il 23 aprile è anche, tra gli altri, la data di morte di William Shakespeare (nel 1616), di Miguel de Cervantes (sempre nel 1616) e del meno noto Garcilaso de la Vega, detto Inca, poeta soldato, uno dei maggiori poeti della letteratura spagnola, morto in Francia nel 1536 durante la campagna militare contro Francesco I.

Auguri per questo “debutto” facebook al club Unesco di Sanremo, che festeggia una Giornata Mondiale di bellezza culturale e naturale…

 

Dai diamanti non nasce niente

Dal letame nascono i fior

 

… Come le rose e i libri, fiori anch’essi.

Chiara Pasetti

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