Tramontato definitivamente il refrain “andrà tutto bene”, sembra che seguirà la stessa sorte anche il gettonatissimo “ne usciremo migliori”: i rappresentanti delle istituzioni devono esser difesi dai cittadini che, a loro volta, corrono il rischio di dover mettere in soffitta ancora per un po’ il sogno di un ritorno alla pienezza delle libertà costituzionali.
Si parla di steward per distanziare, fornire mascherine, spostare, convincere: nonostante l’alzata di scudi contro il ministro Boccia l’ideona degli assistenti civici non sembra ancora definitivamente sepolta.
Meglio sarebbe assumere poliziotti e finanzieri, che magari tra un distanziamento e l’altro potrebbero indagare sulla ‘ndrangheta e liberarci di qualche evasore, ma quelli ohinoi van pagati.
Quindi ci troveremo contornati nel migliore dei casi di brava gente che vuole aiutarci a non contagiarci, nel peggiore di aspiranti fascistelli che non vedono l’ora di roteare un manganello, foss’anche virtuale, mentre la polizia in carenza di organico dovrà sostare davanti a sedi di Regioni e Ministeri per tutelare i minacciati.
Nel frattempo si gioca a far finta che tutto sia come prima tra Renzi e Salvini, la Diciotti e la Open Arms mentre l’Italia ribolle di rabbia per gli aiuti che non arrivano - anziché pensare alla novantina di decreti attuativi necessari per far funzionare il “rilancio Italia” e che chissà quando arriveranno mai.
Unica proposta una bella task force, tanto ce ne son già parecchie in giro, ma questa fatta solo di psicologi, sociologi e costituzionalisti. Nominatela.