Mezza politica30 maggio 2020 17:41

Il popolo ha fame. Dategli un (ex) generale

La “marcia su Roma” e quella dei “gilet arancioni”. Che lo strascico sociale del coronavirus sarebbe stato pesante si sapeva, e i segnali che arrivano oggi dalle due principali città italiane sono tanto prevedibili quanto poco incoraggianti

Il popolo ha fame. Dategli un (ex) generale

A Milano l’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo porta in piazza qualche centinaio di persone per pretendere il "ritorno alla lira italica”, la fine del governo Conte e l'avvio di un nuovo esecutivo nazionale. 

A Roma la manifestazione non autorizzata al grido di “svegliati popolo” ha visto sfilare tra gli altri l’onnipresente militanza di Casapound, sciolta come altro solo sulla carta.

Il problema non sta tanto nel numero dei manifestanti, che sono alcune centinaia in ognuna delle due città; forse non sta neppure nel fatto che stanno tutti appiccicati. 

Il problema è se lo Stato sarà in grado di dare risposte veloci a milioni di persone distrutte da una crisi economica che sta solo iniziando a rivelarsi in tutta la sua gravità e al cui confronto quella del 2008, dalla quale tra l’altro l’Italia faticava ad uscire, rischia di sembrare un’inezia. 

Se riuscirà, le manifestazioni di quell’estrema destra minoritaria che sogna il colpo di stato e le camicie nere resteranno aneddoti di costume.

Se però non dovesse riuscire, se burocrazia e insipienza bloccassero ancora per molto gli aiuti promessi, le file di queste manifestazioni potrebbero ingrossarsi parecchio.

Qualcuno in quel caso sarà pronto a speculare sulla disperazione, come la Storia insegna che si è sempre fatto.

LNS

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