News30 luglio 2020 14:38

In Italia 600mila occupati in meno da febbraio

Sono arrivati in mattinata i dati ISTAT sull’occupazione: a giugno si contano 46 mila occupati in meno rispetto a maggio. L'Unione nazionale Consumatori: il dato è attenuato dal blocco dei licenziamenti, cosa succederà quando il mercato del lavoro sarà sbloccato dal vincolo legislativo e tutti gli occupati riprenderanno ad essere collegati alla domanda del mercato?

In Italia 600mila occupati in meno da febbraio

L’andamento conferma, secondo l’Istat, una tendenza alla flessione dei livelli di occupazione, seppure a ritmi via via più contenuti, un recupero delle ore lavorate pro-capite e un progressivo ampliamento dell’area delle persone in cerca di lavoro.

Da febbraio 2020 il livello dell’occupazione è sceso di circa 600 mila unità e le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 160 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di oltre 700 mila unità.

In quattro mesi, il tasso di occupazione perde un punto e mezzo, mentre quello di disoccupazione, col dato di giugno, si riavvicina ai livelli di febbraio. Nella media del secondo trimestre 2020, rispetto al primo, l’occupazione risulta in evidente calo (-2,0% pari a -459mila unità).

Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona osserva: “Non solo con la riapertura di negozi e delle fabbriche non si registra alcun rimbalzo, ma prosegue l'andamento negativo dei livelli di occupazione, con un calo mensile degli occupati di 46 mila unità, di cui 60 mila permanenti.

Se si aggiunge che il dato è artefatto, attenuato dal blocco dei licenziamenti, è decisamente allarmante. Cosa succederà quando il mercato del lavoro sarà sbloccato dal vincolo legislativo e tutti gli occupati riprenderanno ad essere collegati alla domanda del mercato? O il Paese sarà ripartito con slancio, oppure sarà una carneficina di lavoratori”.

LNS

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