Ma c’è l’accordo con i 5 Stelle da preservare, altrimenti il rischio è che cada il governo.
Temiamo però che la caduta del governo sia un pericolo minore rispetto alle conseguenze del referendum, se dovesse prevalere il Sì.
Non che non sia importante mettere un argine a Giorgia Meloni e ai suoi accoliti che bellamente dichiarano sul proprio profilo Facebook di essere xenofobi, omofobi, antidemocratici (!), anticostituzionali e perfino antisemiti.
È importante, ma non è così che l’argine terrà.
La diga può resistere solo se gli elettori di centrosinistra penseranno di potersi fidare del proprio partito di riferimento.
E in politica ci si fida di chi ha coraggio, non di chi con un colpo al cerchio e uno alla botte tenta solo di rimanere in piedi.
Ci pensi bene Zingaretti, perché forse è meglio un governo caduto con la Costituzione preservata che un accrocchio sempre a rischio deflagrazione in un Parlamento indebolito.