Sono le prime ore del mattino del 19 settembre 1970 quando a Genova, davanti a Palazzo Ducale, un giovane studente greco si dà fuoco in segno di protesta contro il regime dei colonnelli in Grecia.
Kostas Georgakis aveva 22 anni.
Dopo il golpe militare del 1967 aveva, come molti coetanei, abbandonato la sua terra per sottrarsi alle torture e al carcere che aspettavano gli oppositori del regime.
Il giorno del funerale, un corteo si formò dalle camere mortuarie dell’ospedale San Martino, da dove furono allontanati alcuni infiltrati spie del regime e mestamente si incamminò per Corso Gastaldi, dove dalle scalinate della Casa dello Studente la salma fu salutata da uno stuolo di pugni chiusi a simbolo della solidarietà antifascista internazionalista.
Il regime greco vietò a lungo il trasferimento della sua salma a Corfù, isola e città dove viveva Kostas dopo averne denigrato la persona, la storia, la famiglia con ogni forma di vessazione.
Ricordarlo a 50 anni dalla morte è un atto fortemente simbolico che ribadisce la volontà e l'importanza della memoria e della testimonianza che non possono e non devono esaurirsi.
Per ricordare una delle figure simbolo della lotta per la libertà l’ANPI genovese con la CGIL, La Città giornale di società civile, Goodmorning Genova e Centro di Documentazione Logos hanno organizzato una celebrazione in memoria di Kostas: l’appuntamento è per sabato 19 settembre alle 11 davanti all’ingresso di palazzo Ducale.
Un’occasione anche per ricordare all'amministrazione comunale la necessità di un piccolo e certamente non oneroso intervento di manutenzione sulla lapide.
La cerimonia vedrà la deposizione dei fiori e gli interventi di Nicolas Dessypris (il dentista solidale di Genova) amico e compagno di stanza di Georgakis, Luca Borzani Direttore de la Città giornale di società civile, Igor Magni - Segretario Generale Cgil Genova e Massimo Bisca - Presidente Anpi Genova.
LNS
