Qual è il tipo di opposizione che intende svolgere in Regione, e come intende radicarla sul territorio? A Savona l’anno prossimo si vota…
“Quando mi sono candidato sapevo che la vittoria era un traguardo molto difficile, e non ho rinunciato al mio lavoro - che amo molto - per scaldare una sedia in Regione, ma per impostare un progetto nuovo per la Liguria.
Non ho cambiato idea.
L’opposizione deve correre su due binari: da un lato dovremo essere dei veri cani da guardia, fare le pulci a ogni scelta, perché abbiamo una visione quasi opposta della Liguria su ambiente, sanità, economia rispetto a quella di Toti. Dall’altro però sarà un’opposizione di proposta.
Sui territori dovremo avere passione e umiltà, andare a ricostruire un progetto passo per passo.
Adesso finalmente abbiamo il tempo per farlo: un progetto richiede tempo, e noi non ne abbiamo avuto molto. Abbiamo chiesto il voto sulla fiducia e ora dimostreremo che la fiducia di chi ha votato per noi era ben riposta.
Giovedì sarò a La Spezia e verrò presto anche a Savona, perché la sfida in questa città sarà interessantissima e non solo in chiave elettorale: con lo smart working si è visto che non è necessario concentrare tutto nelle metropoli, e Savona è una città che può davvero ritrovare un futuro, se saprà offrire i servizi necessari.
Qui si dovrà reinventare un’economia che ormai è quasi prosciugata. A Savona c’è un enorme patrimonio: industriale, culturale, sociale. Ma è una città che soffre una crisi profonda.
Ecco, noi per le prossime elezioni non dobbiamo limitarci a offrire una scelta di campo, ma presenteremo un progetto: non basterà e non deve bastare chiedere il voto sugli ideali.
Dovremo fare proposte concrete e coraggiose per Savona, e per fare questo ci vuole competenza, conoscenza del territorio e delle reali necessità dei cittadini.
La nostra lista aveva ottimi candidati in provincia e saranno loro le nostre antenne: io desidero che anche chi non è arrivato in Regione resti con noi, per contribuire al progetto per una città e un comprensorio che meritano più di quanto hanno avuto finora.
La lista Sansa ha ottenuto 44.700 voti e ha portato 2 consiglieri regionali, uno di Genova e uno di La Spezia, ma i voti sono arrivati da tutte le province. La sua candidatura ha raccolto 265.506 voti mentre la somma delle liste si è fermata a 242.652. Parliamo quindi di un incremento di 22.854 voti, pari all’8,60%. Un risultato importante, da non disperdere: non pensa di costituire un suo soggetto politico?
“Tra le cose di cui sono più contento, una è la coalizione che siamo riusciti a mettere in piedi e l’altra la lista che abbiamo costruito in soli 15 giorni: 30 persone competenti, appassionate e senza ombre.
Ciò che vorrei creare è un soggetto politico che avrà il compito di innovare, che sarà anche un collante per la coalizione.”
Sansa però non dimentica la sua esperienza di giornalista, e aggiunge: “C’è poi molto bisogno di costruire un canale informativo che non sia assoggettato al potere economico del governo regionale”.
“La gente che incontro mi dice “se tu adesso molli è un tradimento, perché noi siamo tornati a votare per te dopo anni di astensione”.
E io non li tradirò.
Costruiremo un progetto serio e a lungo termine, che dovrà anche individuare una nuova classe dirigente soprattutto tra i giovani. Che faccia proposte credibili e volti pagina.
Da stasera infatti iniziano gli incontri con i componenti della mia lista; saremo inoltre in contatto costantemente con soggetti politici di altre regioni, per selezionare le migliori idee da proporre per la Liguria.
Perché la Liguria ha un bisogno fortissimo di rinnovarsi e di trovare nuovi spazi.
Pensi per esempio a Imperia: possibile che non esista un’alternativa allo scajolismo, dallo zio al nipote?”
G.S.
