News25 ottobre 2020 12:24

Addio a Mario Aonzo

Tra farinata, Savona FBC e Riviera Notte aveva rappresentato la Savona migliore (di Luciano Angelini e Franco Astengo)

Addio a Mario Aonzo

E’ mancato Mario Aonzo: uno dei rappresentanti della “Savona migliore”, di quella nostra piccola amata Città dal cuore pulsante che negli anni centrali del XX secolo aveva rappresentato un esempio di coesione sociale e di ricchezza culturale.

Una Città che abbiamo tante volte descritto e della quale la “Farinata di via Pia” rappresentava uno dei luoghi simbolo di incontro, discussione, capacità di trasmissione di valori e di identità.

Tutti i ceti sociali si ritrovavano in quei locali resi immortali nella memoria collettiva dalle poesie del grande “Beppin da Cà”: Turta de seixio, Turta de gran..

Mario Aonzo aveva ereditato dalla sua famiglia quel locale e lo aveva portato avanti nel segno della “savonesità” più schietta.

Ma il Savona FBC era stata la sua seconda famiglia: con Pino Monti avevano fondato, all’inizio degli anni ’70, il primo “Savona Club” impegnandosi nel seguire la squadra in ogni dove e usando qualsiasi mezzo: auto, treno, nave, aereo.

Sempre presenti in quell’epoca da Venezia, alla settimana sarda, ad Ascoli a Imola

La Farinata via Pia” aveva rappresentato anche il punto di riferimento più importante per il nostro concorso “Savona Goal”: le schedine che migliaia di savonesi compilavano ogni settimana per partecipare al concorso pronostici più fortunato, pura invenzione del genio di Nanni De Marco.

Riviera Notte era il più letto di Savona e Provincia. Il più informato, spregiudicato, il più sensibile agli umori della società, della tifoseria, il più sensibile e attento alla crescita e alle istanze del calcio dilettanti e dei settori giovanili. Di Riviera Notte, sotto la spinta di Nanni De Marco, l’invenzione e l’organizzazione delle Rappresentative, una spina nel fianco, almeno all’inizio, per il comitato ligure della Figc. E poi le classifiche speciali divise per ruoli, altro fiore all’occhiello, motivo di rivalità e contestazioni”.

Si trattava di compilare una schedina inserita nelle pagine della rivista, misurarsi con i pronostici di 5 partite a livello locale (indicando il risultato finale), ritagliarla e inserirla in una scatola posta in un angolo del bar sede di tappa.

Nanni, tra il sabato sera e la domenica mattina, facendo rombare la famosa Balilla arancione si recava presso ogni locale ritirava la schede e poi tra la domenica sera e il lunedì mattina, circondato dalla devozione della moglie Franca e della madre Anita, donna dallo straordinario trasporto affettivo, compilava le varie classifiche a seconda della quantità di pronostici indovinati in ciascuna scheda.

I premi, messi in palio da diverse ditte savonesi (il tessuto economico della Città in allora era ben diverso da oggi), erano i più vari: orologi, profumi, biglietti omaggio per le partite del Savona, scaldabagno, impermeabili, biciclette, scarpe, buoni ristorante, magliette, giubbotti, macina caffè, occhiali da sole, prosciutti. Insomma un vero albero della cuccagna.

 

Le classifiche erano le più diverse per accontentare tutti: quella generale, quella a squadre per ogni singolo bar, quella “per dame” per non dimenticare le signore che si cimentavano con i pronostici calcistici, quella per “isolati” cioè per quei giocatori che compilavano una sola schedina per volta. Ma l’elemento di vera e propria “tenuta sociale” era il giro di Nanni al ritiro delle schede bar, per bar: era l’occasione per diffondere notizie, scambiare opinioni, cementare amicizie, organizzare eventi, alimentare dibattiti e rivalità. Un mondo, insieme piccolo e grande, ormai completamente scomparso.

La Farinata di via Pia era il locale maggiormente impegnato in Savona Goal, quello che forniva il maggior numero di schede al concorso e Mario Aonzo era l’anima (molto generosa nell’organizzare cene favolose) di quella raccolta.

Ricordi indimenticabili nella memoria che svanisce: con Mario Aonzo se n’è andato un pezzo fondamentale della nostra storia cittadina di quegli anni nei quali in Città si sviluppavano grandi amicizie e forti solidarietà.

In copertina, quattro dei personaggi che hanno fatto grande Savona in quel periodo: l’albergatore dott. Monti, vice presidente del Savona e successivamente presidente della Veloce, titolare dell’Hotel Riviera Suisse e dell’Hotel La Terrasse alle Fornaci; Enrico Fabbri, giornalista, presentatore, pubblicitario, uomo brillante del grande “charme” organizzatore delle tappe del GiroMiss, una sua creatura con la quale batteva la Riviera da Varazze ad Andora, e della selezione per il concorso di Miss Italia; Gianni Aonzo titolare storico della Farinata di Via Pia, e Marco Sabatelli, tipografia in piazza Vescovado, editore di Liguria, Resine, Riviera Notte, presidente della Camera di Commercio e dell’Unione industriali

L. Angelini e F. Astengo, Storia del calcio Savonese

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