Contromano11 novembre 2020 15:58

Il commissario alla normalità

Quando si cammina d’inverno sotto una pioggia gelata, con i piedi bagnati e la gola già in fiamme, è inevitabile pensare all’estate: davanti ai nostri occhi rossi si stagliano spiagge incontaminate, nelle narici raffreddate il profumo della crema solare. Quindi ora il mondo intero - o meglio quella fetta di mondo che può permetterselo, o lo crede - pensa al vaccino

vignetta: Mimmo Lombezzi

vignetta: Mimmo Lombezzi

E giù studi, e tutti a confrontare quello Oxford con quello Pfizer con dotte argomentazioni da veri esperti del web.

E già si firmano contratti, e i Paesi cercano voracemente di accaparrarsi la magica pozione che ancora non è neppure stata approvata ma che ci permetterà - così ci dicono - di tornare alla normalità. 

E pazienza se la normalità è fatta di inquinamento, sfruttamento dei più deboli e incuria per le limitate risorse del Pianeta.

Quella conosciamo, e traumatizzati dal primo lockdown e terrificati dal secondo, oberati come siamo da immagini di sofferenza e morte, ci sembra perfino bella.

Ma chi si occuperà di distribuire i vaccini nel Belpaese?

Non c’è neppure da chiederselo, perché qui si dispone del re dei commissari: commissario all’emergenza, commissario ai banchi, non potrà non essere anche un ottimo commissario alla normalità.

Nel frattempo, per sicurezza, apriamo l’ombrello. Che l’estate è ancora lontana.

LNS

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