Contromano19 novembre 2020 08:28

L’ottuso ottimismo del pesce arancione

Errare è umano, ma perseverare è diabolico. Sarà meglio che stavolta il presidente Toti con delega alla sanità ci pensi bene prima di precipitarsi a chiudere reparti covid e magari a smontare le tende del pretriage, col rischio di doverle tirar su di corsa di nuovo

L’ottuso ottimismo del pesce arancione

Rassicuriamo innanzitutto il presidente sulla nostra buona fede: non proviamo nessun “sottile piacere” a immaginare un Natale cupo, come ha incredibilmente scritto ieri sul suo profilo Facebook sentenziando che ci sono “troppi catastrofisti”.

Il problema per cui le persone rischiano la pelle o il lavoro non è il catastrofismo, ma la catastrofe che si è abbattuta su tante famiglie e su tante attività commerciali.

Catastrofe che poteva e ancora potrebbe venir mitigata da una gestione sanitaria accorta che però, purtroppo, all’orizzonte non si vede: il presidente infatti ha dichiarato che il picco in Liguria è stato superato, per questa seconda ondata, che la discesa è iniziata, che se continua così chiuderà i primi reparti covid e che prevede di tornare in area gialla molto presto.

Certo, c’è ancora il piccolo problema degli ospedali che stanno scoppiando e delle molte testimonianze di persone a casa in attesa di diagnosi e cure, ma cosa volete che sia rispetto a un po’ di sano ottimismo.

Da amanti di Tonino Guerra quali siamo, adoriamo l’ottimismo, ma solo quando non fa a pugni con la realtà. 

Quindi Toti farebbe bene a lasciar perdere i proclami e ad aumentare per esempio le squadre GSAT che, lo ricordiamo, per la nostra provincia di Savona (1500 chilometri quadrati e quasi 300mila abitanti) sono cinque.

Cinque. 

LNS

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