La fiction che invitava a vedere non conteneva chissà quale pornografia né sponsorizzava il terrorismo: si trattava di una normalissima produzione della RAI.
Qual è il reato? La trasmissione parlava di Taranto, della sua acciaieria, oggi ArcelorMittal, e dell'inquinamento da essa prodotto; e Riccardo Cristello, il lavoratore licenziato, lavora in quell'acciaieria.
C‟è chi di fronte all'opinione pubblica si riempie di paroloni quali transizione ecologica, new generation, smart work, per poi tornare nelle proprie ditte e applicare condizioni di sfruttamento e di gestione delle risorse umane degne di una nave negriera!
Anche di più: anche fuori dal lavoro non si deve pensare! Non solo non si deve lottare per i propri diritti in fabbrica (le recenti cariche della polizia a Piacenza e Prato sono lì a dimostrare l'asservimento del governo agli interessi padronali) ma non si può neppure esprimere una propria idea su un programma televisivo! Guai se un lavoratore parla delle proprie condizioni di lavoro e di salute! Guai a evidenziare il degrado ambientale nel quale è costretto a lavorare e a vivere!
I diritti dei lavoratori, conquistati con dure lotte negli anni „60 e „70, devono essere salvaguardati! Lottiamo uniti per la difesa dei nostri diritti! Se i padroni cercano di dividerci, dobbiamo rispondere ricostruendo la solidarietà operaia, la coscienza di classe, il protagonismo dei lavoratori.
Un appello di esponenti della cultura afferma a ragione che “In questo provvedimento mostruoso si manifesta la negazione di tre diritti fondamentali, quello alla salute, quello al lavoro, quello alla libertà di espressione. Tutti sacrificati di fronte ad un solo potere, quello del profitto e degli affari” e come “il licenziamento di Taranto metta in discussione le libertà fondamentali non solo nella fabbrica, ma in tutto il Paese”.
E‟ soprattutto in momenti come questi che si comprendono i reali motivi per i quali hanno voluto abolire l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, quello contro i licenziamenti senza giusta causa!
Taglio dei diritti sindacali, sociali e politici, taglio delle libertà individuali, taglio dei finanziamenti alla scuola e alla cultura: vogliono un mondo di servi, obbedienti, impauriti, disorganizzati. Siamo e saremo sempre al fianco di tutti quelli che si oppongono a queste derive fasciste!
Vengano tenute lontane le forze dell’ordine dalle proteste sindacali e sociali!
Diritti sindacali e sociali non sono un problema di ordine pubblico, né gadget a disposizione di padroni senza scrupoli!
Venga ritirato il licenziamento!
L'articolo 18 deve essere ripristinato!
Rifondazione Comunista,
Partito Comunista dei Lavoratori,
L'altra Liguria
Sinistra Anticapitalista